A
240 giorni circa dalle prossime elezioni comunali i competitori
pronti a sfidarsi per lo scranno di primo cittadino di Tesero stanno
segretamente affilando i coltelli. Saranno in due a contendersi la
cadrega più importante e, sorpresa, entrambi proverranno dalla
frazione di Lago. Riguardo ai rispettivi equipaggi che si porteranno
a bordo è ancora troppo presto per sapere. Di solito li si imbarca
pochi giorni prima del voto, dopo aver soppesato negli ambienti
culturali (il termine va inteso qui in senso molto, molto lato) e
nelle osterie del paese le parentele e i giri di popolarità di
ognuno. Gli attuali sondaggi da noi commissionati alla società
Demò.Tés. danno in vantaggio di 11,5 punti l’attuale vicesindaco
Alan Barbolini sulla meno popolare candidata Elena Ceschini. La
partita apparentemente persa in partenza dalla giovane candidata sarà
invece tutta da giocare considerato che l'ex valletta della banda
risulterebbe patrocinata addirittura dal consigliere provinciale di
Tesero, le cui capacità ricattatorie last
minute sugli
ambienti culturali di cui sopra
sono ben note. Ergo, Alan, su con le orecchie! Chi entra papa
in conclave spesso ne esce cardinale. Dai giochi sembra invece
escluso l’ex sindaco Delladio che una precedente indagine
demoscopica dava per certo in campo. Le fonti in nostro possesso
spiegano che all’origine della sua stroncatura ci sarebbe stato un
veto esercitato sull’UDC trentina dallo stesso consigliere
provinciale per favorire la sua protetta, togliendole di mezzo un
possibile forte concorrente e punire contemporaneamente lo stesso
Delladio, reo di averlo ostacolato in qualche modo durante la
campagna elettorale del 2013. Peccato, perché a Gianni l’esperienza
non mancava e con lui la contesa sarebbe stata più appassionante e
avvincente. Nulla si sa invece del quarto incomodo, l’ex
vicesindaco Giovanni Zanon. Sembra però che dopo la bruciante
sconfitta patita nel 2010 abbia deciso di non riproporsi. Dunque ad
oggi la partita dovrebbe giocarsi tra il quarantaseienne assicuratore
e la ventisettenne imprenditrice turistica. Una generazione o quasi
di scarto, ma praticamente - e te pareva - lo stesso bacino d’utenza:
Banda, Cornacci, Corte, Paese da vivere, Pompieri, Cori... Soltanto
in prossimità del voto si capirà dove le associazioni orienteranno
(dovranno orientare!) i propri affiliati.
A bocce ancora ferme però quella differenza di punti la fa la maggior esperienza del vicesindaco, maturata in 15 anni di attività politica. Barbolini nel 2010 con la lista Cambiare per Crescere fece il botto racimolando oltre 400 preferenze personali. Allora, forte della precedente esperienza nella giunta Delladio, sbaraccò la concorrenza in modo sorprendente. Con i suoi voti e quelli di Carpella e Iellici il pronostico ante elezioni nettamente a favore dello squadrone del pecio e due leoni venne clamorosamente sovvertito nei fatti a beneficio della compagine guidata da Francesco Zanon. La Ceschini in concorso nel 2010 con Alleanza per Tesero raccolse invece “soltanto” 118 preferenze. Si sarà fatta le ossa nel frattempo? Boh, non è dato sapere. Però si vocifera che il signor P. la stia allenando come si deve, con esercizi di training autogeno alternati a visite guidate nei palazzi trentini del potere. Ad ogni modo sarà dura per lei. Barbolini, pur più casereccio e meno introdotto nei salotti buoni della politica provinciale, è un combattente agguerrito e dinamico che in questi anni ha coltivato con cura e probabilmente allargato il suo elettorato. Però una donna sindaco, purché libera e non al servizio di un burattinaio, non sarebbe affatto male. Anzi per la cronaca e per quel che può interessare diciamo che noi una donna con le caratteristiche confacenti a quel ruolo l'avevamo individuata già nel 2010. Declinò però l'invito e non se ne fece niente. Vedremo come evolveranno gli eventi e se il quadro attuale subirà ulteriori variazioni. Tertium non datur? Chissà. Vi terremo informati.
A bocce ancora ferme però quella differenza di punti la fa la maggior esperienza del vicesindaco, maturata in 15 anni di attività politica. Barbolini nel 2010 con la lista Cambiare per Crescere fece il botto racimolando oltre 400 preferenze personali. Allora, forte della precedente esperienza nella giunta Delladio, sbaraccò la concorrenza in modo sorprendente. Con i suoi voti e quelli di Carpella e Iellici il pronostico ante elezioni nettamente a favore dello squadrone del pecio e due leoni venne clamorosamente sovvertito nei fatti a beneficio della compagine guidata da Francesco Zanon. La Ceschini in concorso nel 2010 con Alleanza per Tesero raccolse invece “soltanto” 118 preferenze. Si sarà fatta le ossa nel frattempo? Boh, non è dato sapere. Però si vocifera che il signor P. la stia allenando come si deve, con esercizi di training autogeno alternati a visite guidate nei palazzi trentini del potere. Ad ogni modo sarà dura per lei. Barbolini, pur più casereccio e meno introdotto nei salotti buoni della politica provinciale, è un combattente agguerrito e dinamico che in questi anni ha coltivato con cura e probabilmente allargato il suo elettorato. Però una donna sindaco, purché libera e non al servizio di un burattinaio, non sarebbe affatto male. Anzi per la cronaca e per quel che può interessare diciamo che noi una donna con le caratteristiche confacenti a quel ruolo l'avevamo individuata già nel 2010. Declinò però l'invito e non se ne fece niente. Vedremo come evolveranno gli eventi e se il quadro attuale subirà ulteriori variazioni. Tertium non datur? Chissà. Vi terremo informati.
L'Orco