Prima
o poi doveva succedere. La reazione non poteva mancare. Ci saremmo
stupiti del contrario. Sono sette anni che scriviamo, anche (spesso)
ripetendoci. Qui però repetita
non iuvant.
Subentrano nuove generazioni, ma il risultato non cambia, come in un
incantesimo tutto è cristallizzato, immoto. Dopo un po’ di
inevitabile giovanile irrequietezza e di ardimento, il giovane
subentra, si sostituisce al vecchio
e pedissequamente poco dopo ne ricalca le orme. Questo virtuale
registro con i suoi botta e risposta ne è la cartina di tornasole.
Succede sempre così. Anche quest’anno, dopo due dozzine di scritti
sui più vari argomenti, di interesse locale e non, letti o sbirciati
in silenzio, appena t’azzardi a nominare di
passaggio
le Associazioni di Tesero ecco che qualcuno “di nascosto”
(probabilmente un giovane… ormai maturo) come toccato su un nervo
scoperto, si “sacrifica”, scatta e reagisce per magnificarne il
valore e difenderne l’ “apolitica” essenza. Ma se l’intricata
ragnatela del volontariato di questo paese fosse davvero apolitica e dunque neutra perché, addirittura nel sostenerla, dovrei
nascondermi nell’anonimato. Cosa dovrei temere, manifestando il mio
pensiero, firmandomi con nome e cognome? Casomai qualcuno potrebbe
farmi un monumento! E per quale ragione, commentando positivamente un
intervento di semplice buonsenso di una signora di Cavalese, un altro
anonimo teserano parla del “coraggio
di mettersi in gioco”?
Coraggio di mettersi in gioco, per dire pane al pane? Ma siamo nel
2014 o ai tempi dell’Inquisizione? C’è da restare esterrefatti.
Nell’Italia meridionale questa si chiama omertà. Altro che
“apolitica”! Scrive e dice bene, come sempre, Lorenzo. Gli ha
fatto bene in questi ultimi anni star via dal paesello, lontano dai
suoi ristretti orizzonti mentali, e ritornarci solo di tanto in
tanto. La sua è un’analisi chiara, sintetica, precisa, completa.
Era da un po’ che ci mancava il suo contributo. Leggendolo abbiamo
fatto un’immediata associazione (di idee, beninteso). Qualcuno,
tempo fa, anonimamente
ci chiedeva un suggerimento. Un nome da proporre come nuovo sindaco
agli elettori scottati dall’esperienza fallimentare di questa
amministrazione. Ecco dunque il nome: Lorenzo!
Giovane. Libero. Studiato. Conoscitore del Mondo
e delle Lingue. Che legge e sa di Musica e di Filosofia, ma anche,
soprattutto, di Tecnica e di Scienza. Dalla Visione moderna, che non
rinnega il Passato. Capace - ne siamo certi - di rappresentare tutte le
istanze della cittadinanza con Competenza e con Coerenza. Uomo di
Pensiero e di Rappresentanza. Dialogante, ma anche all’occorrenza
Intransigente. E
con un trascorso (certo che sì!)… nelle Associazioni di Tesero!
Serve altro? Trovatene uno migliore se ne siete capaci. Noi ci
mettiamo la mano sul fuoco. Convincetelo e non ve ne pentirete.
L’Orco
Non so, Orco, se la tua sia solo una provocazione, ma credo che comunque, essendo stato tirato in causa in prima persona, una risposta, seppur breve, sia dovuta. Preferirei darla privatamente, ma rispetto lo spirito del blog.
RispondiEliminaSe davvero fosse una provocazione, essa non meriterebbe replica. In tal caso puoi tranquillamente saltare il resto del commento. Se non lo era, lasciami rispondere in una decina di righe.
In parte mi lusinga ed in parte mi diverte ciò che hai scritto, addirittura accreditandomi presunte conoscenze in materia di musica, filosofia e scienza, quando già l'essere un buon tecnico sarebbe un successo.
Detto questo, il tuo post mi pare fuori luogo. A parte i seri dubbi sul fatto di possedere le qualità che mi riconosci e a parte le ragioni prettamente pratiche (distanza) che mi impediscono di dare un contributo concreto nel senso in cui tu lo auspichi, i miei interventi, se non fosse chiaro, sono solo un tentativo circostanziato di riportare un po' di razionalità quando noto che il "dialogo" esce un tantino dai binari della logica. Un modo, diciamo, per dimostrare il mio amore latente per Tesero, senz'altra ambizione. E spero che così siano percepiti.
Tutto ciò al netto di un mio estremo pessimismo di fondo, che credo di condividere con te, e che mi impedirebbe in ogni modo di agire più attivamente. E che è accresciuto, per esempio, dal vedere che il mio appunto è stato travisato dal secondo commento in calce al mio, dove l'impronta logica che ho provato ad imprimere è stata prontamente storpiata in maniera pseudo-propagandistica.
Per concludere, prendo atto del fatto che evidentemente non mi conosci a fondo e che non sai che non apprezzo le sviolinate. Il tuo goffo elogio (sia esso un serio invito o una provocazione) non serve a nessuno, e sinceramente credo che non faccia onore alla qualità del tuo blog.
Saluti,
Lorenzo