16/09/14

SEMPRE AVANTI E MAE PASSION...


È di ieri l’ennesima conferma ufficiale (fonte Ocse) dell’acuirsi della crisi economica dell’Eurozona e nella dolente classifica dei paesi CEE, nonostante la frenesia e l'agile loquela del suo twittante leader, l’Italia rimane buon’ultima. Insomma l’avviato processo riformatore, tanto caro al Nostro e ai notabili di Bruxelles, per intanto sembra non riesca proprio a cambiare il verso alle cose. D’altronde non sono necessari i vaticini della Sibilla Cumana per indovinare che una crisi di sistema non si risolverà riformando la scuola, la giustizia o modificando l’articolo 18… Stampa e tv mainstream, fanno però orecchi da mercante. Fiumi d’inchiostro e tonnellate di carta vengono sciupati ogni giorno per confezionare giornali che rassicurino e ci facciano credere in una possibile, ancorché lontana, “uscita dal tunnel”. E pur se vi fosse, anziché no, un fondamento di verità in quell’insistito quotidiano esercizio giornalistico, in definitiva saremmo ancora ben lontani dall’essere rassicurati. Perché purtroppo non c’è solo il “tunnel” economico da cui dover uscire. Le gravi compromissioni di questo nostro pianeta ammalato sono molte e concatenate. La confusione è totale, e ovunque i cattivi maestri fanno strame della residua coscienza collettiva. Giunti a questo punto, l’inerzia al galleggiamento sul mare in burrasca durerà ancora un po’, ma la fine non potrà essere elusa. Poche balle: i segni, per chi ha occhi per vedere, sono chiari. L’umanità è in piena convulsione. Guerre, Clima, Emigrazioni, Sovrappopolamento sono il “combinato disposto”, l’innesco della bomba che sta per esplodere. Diceva il saggio: “Il secolo della fine non sarà quello più raffinato, e nemmeno il più complicato, ma il più convulso, quello in cui, dissoltosi l’Essere in movimento, la civiltà, in un supremo slancio verso il peggio, si sgretolerà nel turbine che avrà suscitato.” . Eppure la maggioranza fa finta di non capire. Si ostina a perseverare. Non crede all’ auto-redenzione né tenta di ridimensionare la follia del nostro vivere quotidiano. Niente. Per pigrizia, forse, o forse per paralizzante paura confida nella scienza, nelle sue magnifiche sorti e progressive e spera, nonostante l’evidente loro inconsistenza, nelle giovani generazioni. Come se esse, nate e formatesi in questa confusione e in questa artificiosa condizione, per chissà quale miracolo fossero capaci di traghettarci in un nuovo umanesimo  facendoci uscire dalla schiavitù tecnologica che ci sta annientando. Ma che qualità superiore può avere un essere immerso e cresciuto come gli altri in una società marcia per la solo passeggera contingenza di trovarsi in un’età giovanile? Nessuna! Dai giovani nessuna speranza. E dalla conoscenza scientifica? Men che meno! Anche se riuscisse in un pur prossimo domani a farci annusare gli odori attraverso un telefonino. O condurci su Giove in astronave in sette giorni. O, più “banalmente”, regalarci energia nuova a buon mercato da sperperare come già facciamo per inquinare il mondo per qualche annetto ancora. No, il tempo è proprio scaduto. La vita è scaduta. L’umanità si è disintegrata. Il medioevo prossimo venturo  e il ritorno alla barbarie sono qui dietro la porta.

il Millenarista da Tieser

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