Mi
risveglio. Boia cane, anche oggi piove. D'improvviso balena un
pensiero: tra due mesi soltanto, dopo un’annata siffatta, dovrò
risentire ululare i cannoni di Ciro. Rabbrividisco. Ma quanta acqua
sarà caduta su queste terre da gennaio in qua? È un record
assoluto, ne sono certo. Anzi, forse no. Prudenza, prudenza ché poi
i meteorologi rovistando nei loro archivi trovano una precedente
peggiore situazione e ti confutano… Comunque, via, se non è record
poco ci manca. Accendo la radio sintonizzata su Radio3Mondo. La
conduttrice sta commentando i reportage
della stampa estera sui venti di guerra sempre più impetuosi che
soffiano a duemila chilometri da qui. Se effettivamente l’Europa e
gli USA si mettono a stuzzicare l’orso russo (un filo appena più
aggressivo della povera Daniza) mi sa che va a finire molto male. Ma
le cattive notizie purtroppo non si fermano qui. La fantomatica
organizzazione terroristica ISIS ieri ha decapitato un altro
giornalista statunitense minacciando contemporaneamente una nuova
esecuzione. L'ebola in Africa sta scappando di mano alle autorità
sanitarie. La crisi economica nell’euro-zona si sta approfondendo
sempre di più... Insomma alle 7 e 20, prima di acchiapparmi un
attacco di panico, spengo l’apparecchio. Allora, per mitigare
almeno un po’ questo senso di vertigine prendo l’Adige del 2
settembre e gli dò una scorsa. Leggere la stampa locale fa bene,
trovi sempre qualcosa di leggero e frizzante che ti tira su...
Giunto infatti alla pagina di Fiemme & Fassa che ti leggo?
Finalmente una bella notizia! Si racconta di una nuova trovata, una
goliardata, una gara tra bande musicali che starebbe impazzando
su YouTube.
Una disfida a chi la “suona” meglio nell’acqua di una piscina
o, per i sodalizi più audaci, di un brenzo, e che, di chiamata in
chiamata, sta allargandosi a macchia d’olio tra i corpi musicali
delle valli avisiane. Non ho ancora visto i filmati e non ho quindi
ascoltato le performance
delle museghe
in gioco. Non so nemmeno se gli strumentisti si siano immersi in
divisa o in mutande, sino alla cinta o completamente. Né se il
giudizio di merito sia stato delegato a una giuria esterna nominata
per l’occasione. Penso comunque che i pezzi oggi in repertorio pur
eseguiti in quell’inusuale elemento liquido vadano benissimo. La
trovata non è affatto male, perbacco. Sì, a qualche clarinetto
potrebbe gonfiarsi un cuscinetto e a qualche corno arrugginirsi un
ritorto, ma soppesati per bene i pro e i contro dell'iniziativa il
rischio di un piccolo danno collaterale va corso senz’altro. Bravi.
Complimenti.
Ario
Analisi lucidissima. Siamo oltre la frutta...
RispondiEliminaMi associo al commento precedente; ormai ci sta sfuggendo tutto di mano, l'importante è apparire facendo sempre qualcosa di nuovo: fa lo stesso se la novità è demenziale! Il guaio è che alla maggior parte delle persone tutto questo piace. E di conseguenza una domanda nasce spontanea: chi è fuori dal coro? La risposta non è per nulla scontata...e il dubbio ti rode.
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