23/08/14

IL VIZIETTO ANTICO DI GIOCARE SPORCO




DIATRIBA SULLE CORTI                 Tesero 23 agosto 2014

Approfittiamo del blog di Euro per pubblicare l’ intervento, elaborato dai sottoscritti Giuliana Iellici consigliere comunale e dall’ex consigliere/assessore Alberto Carpella e presentato da Giuliana sotto forma di interrogazione nel consiglio comunale del 13 agosto, sulla questione “percorsi pedonali e corti nel centro storico”;

Premettiamo la pubblicazione, con un breve riassunto dell’argomento che ha tenuto in scacco il Consiglio Comunale sull’approvazione in seconda adozione della Variante al Piano Regolatore Generale (PRG), quasi sia stata la più importante delle previsioni inserite nel documento urbanistico.
L’ interrogazione sulle corti è finalizzata alla difesa della proprietà privata di fronte ad una previsione urbanistica avventata della precedente Amministrazione e che l’Amministrazione in carica aveva messo in discussione.

In sostanza era previsto addirittura l’esproprio delle corti private che si collocano all’interno del percorso pedonale evidenziato nella cartografia del Piano Regolatore Generale (P.R.G.) adottato in prima adozione nel marzo 2010, lungo il quale si svolgono le manifestazioni delle “corte de Tiezer” e la “mostra dei Presepi”, per realizzare come è dato di capire una sorta di museo a “cielo aperto”.
Preme quindi portare a conoscenza dei cittadini di Tesero la successione degli eventi che hanno determinato la “diatriba sulle corti”.

  1. VARIANTE AL PRG - Prima adozione marzo 2010
L’Amministrazione Delladio prevede un percorso pedonale che si snoda all’interno del centro storico, attraverso sottopassi pubblici e corti private, definito come opera di interesse pubblico: qualsiasi progetto di qualificazione dello stesso percorso abilitava l’applicazione della procedura espropriativa ai sensi di legge.

Si evidenzia pertanto che tale norma consente di espropriare le corti private.

Nei termini per il deposito delle osservazioni, alcuni privati interessati dalla previsione urbanistica presentano una memoria fortemente critica rispetto alla suddetta norma urbanistica.
  1. VARIANTE AL PRG - Seconda adozione – consiglio comunale del 30 giugno 2014
L’Amministrazione Zanon prevede lo stralcio dei percorsi pedonali all’interno del perimetro del centro storico con la seguente motivazione: “non è intenzione di codesta amministrazione vincolare a tale uso aree di proprietà privata”

La Minoranza consigliare comunica che uscirà dall’aula e non voterà il piano facendo mancare quindi il numero legale in quanto anche altri consiglieri di maggioranza dovranno assentarsi per incompatibilità; tale decisione, come si rileva nel verbale della seduta, “è motivata dall’insoddisfazione per le modalità con le quali è stata predisposta la variante proposta, perché per la minoranza non è stato possibile alcun apporto o contributo”.

Preme rilevare che la variante è stata predisposta dall’Amministrazione Delladio e che l’Amministrazione Zanon ha inciso in modo molto marginale rispetto alle previsioni iniziali.
L’approvazione della variante al PRG viene quindi rinviata.
Segue un intervento della consigliera di maggioranza Flavia Vinante che dà lettura di due documenti predisposti l’uno dall’ Associazione Corte de Tiezer e l’altro dall’Associazione Amici del Presepio che chiedono il ripristino del percorso pedonale come proposto in prima adozione.
  1. Nel periodo luglio-agosto 2014 seguono incontri tra la giunta comunale e la minoranza per discutere sul tema “corti” che di fatto (come emerso chiaramente in seguito) era l’ostacolo all’approvazione della variante al PRG.
La consigliera Giuliana Iellici, che si pone come indipendente nel Consiglio comunale, è stata arbitrariamente e volontariamente esclusa da ogni discussione nel merito.

La maggioranza cambia quindi la propria posizione accogliendo parzialmente le richieste della minoranza vincolate al voto favorevole della stessa.

Nelle norme di attuazione viene inserito pertanto un nuovo comma, che pur non prevedendo esplicitamente l’esproprio delle corti private, crea le condizioni per permettere all’Amministrazione di imporne l’apertura continuativa al pubblico passaggio. (ndr la formulazione è di dubbia interpretazione)
  1. VARIANTE AL PRG - Seconda adozione – consiglio comunale del 13 agosto 2014
La consigliera Giuliana Iellici risulta incompatibile rispetto alla votazione della variante e pertanto presenta l’Interrogazione (che trovate di seguito) in merito alla normativa riguardante i percorsi pedonali all’interno del centro storico proponendo una soluzione alternativa che si riporta di seguito:
 
“Il complesso urbano dell’insediamento di antica origine di Tesero è caratterizzato da una maglia di percorsi pedonali storici costituiti da viabilità di ridotta sezione, sottopassi pubblici, sottopassi e corti private gravate da pubblico passaggio. L’insieme di questi percorsi è considerato di notevole pregio storico-documentario e pertanto deve essere conservato o ripristinato con le caratteristiche originarie (pavimentazioni, intonaci, etc. etc.) e mantenuto aperto per il pubblico passaggio. La pubblica amministrazione può intervenire su detti percorsi con interventi di messa in sicurezza, di manutenzione e ripristino al fine di garantirne la libera fruizione da parte della cittadinanza. Per quanto riguarda le “corti private” nelle quali il passaggio si è nel tempo consolidato e per quelle non aperte al pubblico e quindi non gravate da servitù di pubblico passaggio, la pubblica Amministrazione può attuare convenzioni con i privati che prevedano l’eventuale intervento del comune con opere di manutenzione, ripristino e valorizzazione anche su detti manufatti a fronte dell’impegno da parte dei proprietari delle stesse di garantire il passaggio in occasione dei periodi caratterizzati dalle manifestazioni relative alle corti ed ai presepi o in altri periodi da concordare di volta in volta.”

L’ interrogazione non viene accolta dal Sindaco che non ammette ulteriori discussioni sulla normativa predisposta per i percorsi pedonali.

Segue la discussione sull’approvazione della Variante: (si assentano 6 consiglieri incompatibili).

La minoranza dà lettura di un documento con il quale chiede un’ulteriore modifica della normativa ed il reinserimento del percorso in cartografia come previsto in prima adozione.

Il Sindaco dichiara di non poter accogliere la richiesta coerentemente con la decisione presa nei riguardi dell’interrogazione presentata da Giuliana Iellici.
La minoranza fa presente che non erano quelli gli accordi intercorsi (evidentemente si riferiva al fatto che il voto favorevole dipendeva dall’accoglimento dell’ulteriore richiesta) e chiede una sospensione del dibattimento.

I consiglieri di minoranza escono dall’aula per un consulto e al rientro annunciano il voto favorevole previo impegno del Sindaco a costituire una commissione per la revisione della norma sui percorsi pedonali.

Il Sindaco si impegna in tal senso.
La seconda adozione viene quindi votata da tutti i presenti.
Informiamo che la variante al PRG viene depositata a libera visione del pubblico negli Uffici comunali, per trenta giorni consecutivi, previo avviso da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, su n. un quotidiano locale sul sito web del Comune, ex art. 148, comma 5 della L.P. 1/2008 e ss.mm.;

durante questo periodo chiunque può prendere visione della variante e presentare osservazioni nel pubblico interesse, limitatamente alle parti oggetto di modifica rispetto alla prima adozione;

La Variante al PRG non è ancora definitiva, sarà necessaria in seguito la terza adozione definitiva.

Cordialmente Giuliana Iellici e Alberto Carpella

 

Interrogazione n. 2 di data 13 agosto 2014.

Oggetto: “Percorso corti “, comma 3 articolo 32.1. del PRG –

Premesso,

Che nel consiglio comunale del 30 giugno il punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione del PRG, è stato sospeso e che successivamente, l’amministrazione ha modificato l’articolo 32.1 “aree residenziali esistenti sature” delle norme di attuazione del PRG, aggiungendo un nuovo comma che di seguito riporto:

Il comma 3 dell’art. 32.1 delle norme di attuazione del PRG oggi in approvazione per la seconda adozione non definitiva non è affatto chiaro e richiede sicuramente un approfondimento per non dare l’imput a sicure azioni legali nei confronti dell’Amministrazione.

Nell’articolo è scritto che i percorsi pedonali all’interno dell’insediamento storico del paese sono costituiti da viabilità di ridotta sezione, sottopassi pubblici e privati e “corti” private con possibilità di passaggio.

Già questa definizione è poco chiara e si presta alle interpretazioni più disparate: sicuramente esistono i sottopassi pubblici, esistono quelli privati gravati dalla servitù di passo a favore del comune ma cosa si intende per corti private con possibilità di passaggio? Se l’intendimento è quello di definire le corti che, pur di proprietà privata e senza diritto pubblico di passaggio, sono comunque aperte tutto l’anno allora il riferimento è corretto; ma se, al contrario, si intendono anche quelle corti che saltuariamente vengono aperte in occasione di manifestazioni come “le Corte de Tiezer” o “I Presepi nelle Corti” ma per il resto dell’anno sono godute in modo esclusivo dai relativi proprietari questo è un grossolano errore di valutazione. L’intendimento dell’Amministrazione appare però evidente in quanto nell’articolo del PRG si afferma che l’insieme dei percorsi (e quindi anche le corti private chiuse) deve essere conservato e mantenuto aperto per il pubblico passaggio.

Come può l’Amministrazione imporre un simile aggravio e dar corso ad interventi di varia natura al fine di garantire la libera fruizione da parte della cittadinanza? Solo con l’ esproprio dell’area o con la servitù di passo sull’area stessa!

Non potrà essere sicuramente e ragionevolmente una convenzione tra pubblico e privato a “convincere” i proprietari delle corti a tollerare il passaggio perpetuo all’interno degli immobili. Chi mai autorizzerebbe un simile vincolante compromesso?

L’articolo riporta poi che gli interventi del comune potranno avvenire ANCHE attraverso la stipula di convenzione con i privati interessati. E’ lecito chiedersi quale sarebbe l’eventuale alternativa che consentirebbe di attuare gli interventi finalizzati a garantire il libero passaggio sulle corti private. L’unica condizione è l’esproprio dell’area o la servitù di passo.

Nella versione del PRG approvata in prima adozione si definivano i percorsi pedonali, individuati in cartografia, come opere di interesse pubblico: qualsiasi progetto di qualificazione degli stessi percorsi abilitava l’applicazione della procedura espropriativa ai sensi di legge.

Ricordo, per chi non lo sapesse, che un vincolo urbanistico preordinato all’espropriazione ha una durata quinquennale dal momento dell’approvazione definitiva dello strumento urbanistico; qualora la pubblica utilità non venga dichiarata entro tale termine il vincolo decade con possibile reiterazione a seguito di puntuale motivazione; in tal caso al proprietario spetta un’indennità per la diminuzione di utilizzabilità del bene gravato dal vincolo urbanistico stesso. Si sono sentite a tal proposito affermazioni non coerenti quale “il problema non è se espropriare le aree private all’interno del percorso ma impedire che manifestazioni come le Corte ed i Presepi non siano tenute sotto scacco da un privato cittadino”: la seconda condizione presuppone l’attuazione della prima.

L’indirizzo dell’Amministrazione in carica era stato quello di stralciare la previsione urbanistica di prima adozione perché riteneva ingiusto e fortemente penalizzante gravare con esproprio o servitù una proprietà privata all’interno di un immobile o di un complesso immobiliare; d’altra parte se l’intento più volte richiamato dall’Associazione Amici del Presepio e dal Comitato Corte de Tiezer è quello di creare un percorso permanente a valenza culturale e turistica all’interno del centro storico esiste già un numero significativo di ambiti idonei costituito dai sottopassi pubblici e dalle corti con diritto di passo pubblico; la pubblica utilità invocata su tutti gli ambiti compresi nel percorso, di cui alla norma originaria del PRG e al richiamo fatto nella lettera inviata all’Amministrazione dal Comitato Corte, non sembra quindi essere una condizione rilevante e fondamentale per garantire la creazione di un percorso storico permanente all’interno del centro storico e passa quindi in secondo piano rispetto alla necessità di salvaguardia della proprietà e dei diritti nelle corti non aperte al pubblico passaggio.

A fronte della richiesta della minoranza di reinserire la previsione e delle sollecitazioni in tal senso pervenute anche da parte del Comitato Corte de Tiezer e Amici del Presepio l’Amministrazione è giunta ad elaborare un compromesso fumoso e contradditorio che non ha alcuna possibilità di applicazione dal punto di vista normativo.

L’Amministrazione ha cambiato le proprie decisioni già prese ed esplicitate nel documento depositato agli atti del consiglio comunale del 30 giugno 2014, denominato “controdeduzioni” laddove a pagina 3 si legge:

Osservazione d.d. 30.04.2010, prot. n. 2634 – Zeni Eleonora e altri.



In relazione alle osservazioni proposte si modifica la previsione proposta in prima adozione secondo quanto segue: stralcio dei percorsi pedonali all’interno del perimetro del centro storico, non è infatti intenzione di codesta amministrazione vincolare a tale uso aree di proprietà privata.



Tale intendimento fa parte tuttora della documentazione allegata al PRG ma di fatto è stato modificato con l’introduzione del nuovo comma all’art. 32.1. delle norme di attuazione.



Credo sarebbe stato opportuno e corretto approfondire il discorso tra tutte le parti interessate, Amministrazione, proprietari delle corti ed Associazioni culturali trovando un compromesso atto a salvaguardare le previsioni di sviluppo del tessuto storico ed il sacrosanto diritto dei proprietari delle corte “esclusive” di poter godere degli ambiti secondo la destinazione in essere che non è solo passaggio pedonale ma è anche deposito e posti auto; con un po’ di buona volontà si potrebbe creare ed apprestare comunque un percorso adatto ad esaltare le tracce storiche del nostro paese sfruttando i passaggi e i sottopassi pubblici nonchè i sottopassi e le corti private già gravate da servitù di pubblico passaggio.

Per tutte le motivazioni sopraesposte, supportata anche da un parere legale, propongo che il punto in questione sia rivisto con la seguente nuova formulazione:



Il complesso urbano dell’insediamento di antica origine di Tesero è caratterizzato da una maglia di percorsi pedonali storici costituiti da viabilità di ridotta sezione, sottopassi pubblici, sottopassi e corti private gravate da pubblico passaggio. L’insieme di questi percorsi è considerato di notevole pregio storico-documentario e pertanto deve essere conservato o ripristinato con le caratteristiche originarie (pavimentazioni, intonaci, etc. etc.) e mantenuto aperto per il pubblico passaggio. La pubblica amministrazioni può intervenire su detti percorsi con interventi di messa in sicurezza, di manutenzione e ripristino al fine di garantirne la libera fruizione da parte della cittadinanza. Per quanto riguarda le “corti private” nelle quali il passaggio si è nel tempo consolidato e per quelle non aperte al pubblico e quindi non gravate da servitù di pubblico passaggio, la pubblica Amministrazione può attuare convenzioni con i privati che prevedano l’eventuale intervento del comune con opere di manutenzione, ripristino e valorizzazione anche su detti manufatti a fronte dell’impegno da parte dei proprietari delle stesse di garantire il passaggio in occasione dei periodi caratterizzati dalle manifestazioni relative alle corti ed ai presepi o in altri periodi da concordare di volta in volta.
 
Nel caso questa Amministrazione decida in ogni modo di proseguire sulla strada intrapresa preannuncia fin da ora l’impugnazione della delibera di approvazione della seconda adozione del PRG nelle sedi preposte e comunica altresì la ferma intenzione di alcuni dei proprietari delle corti interessate dalla previsione urbanistica di interrompere fin da subito qualsiasi rapporto con le Associazioni sopra citate negando la disponibilità degli ambiti fino ad oggi messi a disposizione senza alcun vincolo, garantendo addirittura la collaborazione nell’allestimento in occasione delle manifestazioni che si sono succedute nel corso degli anni.

Se l’intenzione dell’Amministrazione è quella di evitare che i privati possano di punto in bianco chiudere le corti, l’effetto che si otterrà sarà l’esatto contrario con buona pace delle Associazioni locali di cui non si mette assolutamente in dubbio l’impegno costante per la promozione del paese ma di cui d’altra parte non si comprende l’ostinazione a voler perseguire un obiettivo gravemente penalizzante per la proprietà privata.

Si evidenzia infine come sulla tavola del PRG non siano identificate graficamente tutte le corti che sono o sono state interessate dal percorso di cui si tratta; non sono accettabili considerazioni differenti nell’ambito di uno stesso tema.

Tutto ciò premesso

Interrogo il Signor Sindaco

per conoscere le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a modificare le proprie decisioni;

per sapere se intenda accogliere la proposta sopraesposta e quindi procedere già in questa sede con la modifica della normativa;

per sapere quali siano le motivazioni per cui almeno una corte privata di utilizzo esclusivo e quindi priva di servitù di pubblico passaggio, messa comunque volontariamente a disposizione dai proprietari per manifestazioni quali le Corte de Tiezer, non sia stata trattata al pari di altre con le stesse caratteristiche e quindi inserita in cartografia.

Dato che l’argomento trattato è iscritto all’ultimo punto dell’odierno ordine del giorno cui la sottoscritta è impossibilitata a presenziare per incompatibilità, chiedo una risposta verbale già in questa sede. In ogni modo chiedo anche la risposta scritta.

Giuliana Iellici

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