30/03/13

SOGNO O REALTÀ?



Alla fine di gennaio del  1892 Paolo Oss Mazzurana, sindaco di Trento, ottenne da parte del Ministero del Commercio di Vienna l'autorizzazione per avviare lo studio di alcune ferrovie locali a scartamento ridotto. Il  Comitato Ferroviario Trentino che si interessò ai progetti delle linee ferroviarie fiemmesi, si fece promotore, auspice l'on. Lanzerotti, deputato trentino negli anni che precedettero il primo conflitto mondiale, di una serie di studi per dotare il Tirolo meridionale di una rete ferroviaria a scartamento ridotto da realizzarsi secondo una schema razionale. A fronte dei primi passi che si muovevano nel settore del turismo con il sorgere dei primi Grand Hotel nelle zone più rinomate, il Comitato si poneva il problema delle vie di comunicazione ritenute presupposto essenziale per l'avvio dello sviluppo dell'era del turismo. Guardando alle opportunità di un complesso ferroviario il Comitato riteneva che non fosse opportuno ragionare in un sistema di reti ferroviarie in ambito regionale, ma inserito in un contesto più vasto. L'orizzonte guardava alla vicina Svizzera già allora maestra nelle infrastrutture turistiche e che gestiva una moderna rete di ferrovie elettriche che collegavano le più rinomate infrastrutture turistiche. Queste erano le considerazioni che portarono all'idea di una trasversale ferroviaria soprattutto nella parte orientale della Confederazione che partisse da Belluno ed arrivasse a Saint. Moritz. Questo fu il pensiero di allora e questa è la visione che Transdolomites in questi anni, a cominciare dal progetto della ferrovia dell'Avisio sta proponendo. La visione di allora venne messa in discussione prima dal Primo conflitto mondiale. In seguito, l'avvento dell'automobile  dagli  anni 60  si rivelò per qualche tempo più vantaggiosa rispetto al treno. Ora gli equilibri si sono rovesciati; mantenere l'automobile non è più alla portata di tutti, la mobilità su ferro ritrova competitività ed è vista come opportunità per il futuro. L'assalto delle macchine sulle Alpi sta compromettendo il futuro del turismo e la richiesta di fare turismo in treno in alternativa  all'auto privata è in costante aumento, ma ciò che manca sono le infrastrutture ferroviarie che collegano città e pianura con l'arco alpino e le Dolomiti. L'idea del corridoio ferroviario tra la Svizzera e la regione dolomitica è più che mai attuale. Lo ha dimostrato l'incontro di Transdolomites tenutosi nel novembre 2012 a Milano presso il Segretariato Generale della Camera di Commercio Svizzera e questo interesse trova ora la sua conferma. In accordo con lo stesso Segretariato, abbiamo avviato le procedure per organizzare a Milano nel maggio 2013 un evento di grande importanza che puntiamo a promuovere all'attenzione nazionale. Abbiamo confermato agli svizzeri la nostra intenzione e decisione di presentare a Milano l'idea progettuale della ferrovia dell'Avisio come tassello nella composizione del corridoio ferroviario italo-svizzero dinanzi ad una platea selezionata di investitori; banchieri società ferroviarie, operatori del settore del turismo. L'obiettivo è promuovere il finanziamento del progetto di ferrovia dell'Avisio per giungere alla formula del partenariato pubblico/privato. A metà aprile sarò a Milano per partecipare all'incontro organizzativo dell'evento  che trova la Svizzera fortemente concorde con la visione e l'operato di Transdolomites. Sede dell'evento sarà lo Swiss Corner in Via Palestro a Milano. Forte anche l'interesse di Confindustria Belluno ad essere presente attivamente all'evento di Milano per presentare l'idea progettuale del Treno delle Dolomiti per la realizzazione del corridoio Venezia-Cortina-Zermatt. Per l'occasione Confindustria Belluno inviterà a Milano Willy Hüsler, che per conto di Confindustria ha realizzato lo studio del Treno dell'Avisio. La presenza di Transdolomites con Confindustria è la conferma del rapporto di collaborazione concordato nel gennaio 2013 sul tema della promozione della mobilità ferroviaria in ambito dolomitico. Quello di Milano sarà il primo di una serie di iniziative che Transdolomites promuoverà prossimamente a livello nazionale ed europeo per avviare un processo progettuale ferroviario dolomitico che si rivolga a potenziali investitori. A dare completezza al questo percorso dovrà in contemporanea muoversi la costituzione della Fondazione della Ferrovia dell'Avisio, altro obiettivo che come associazione intendiamo promuovere. Passo fondamentale per avviare il concreto coinvolgimento delle valli dell'Avisio nella fase progettuale e realizzativa della ferrovia. Guardando in avanti, il nostro proposito è puntare a portare negli U.S.A, in occasione di una conferenza mondiale delle ferrovie, la visione delle ferrovie delle Dolomiti. Sappiamo che negli U.S.A questo tema è molto sentito. Una troupe statunitense che in questo periodo si trova in regione per delle riprese televisive si è detta entusiasta per le iniziative legate alla ex ferrovia Ora-Predazzo.  Per questo traguardo siamo già al lavoro.



Massimo Girardi – Presidente di Transdolomites

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