05/01/13

THE SHOW MUST GO ON



Proprio alla vigilia dell’ennesimo 'grande evento' sportivo/propagandistico (l’ultima tappa del “tour de ski”), ecco materializzarsi nuovamente la “Maledizione del Cermis”. Un morto domenica scorsa,  sei morti e due feriti ieri sera. È la terza volta che la montagna di Cavalese esige un pesante tributo di sangue. La prima, il 09/03/1976, per l’imperizia ‘indotta’ di un manovratore funiviario. La seconda, il 03/02/1998, per una spericolata manovra di un jet militare statunitense. L’ultima, ieri 04/01/2013, per l’invalsa generalizzata abitudine di usufruire di quei territori, specie di notte, come fossero semplici luna park di una periferia urbana.
Purtroppo le due precedenti tragedie non insegnarono niente all’ingorda industria del turismo invernale locale. Infatti, dopo ogni evento luttuoso, alla rimodulazione dell’offerta più rispettosa e responsabile e quindi più adatta al sottile equilibrio dell’ambiente montano, si preferirono le realizzazioni infrastrutturali a getto continuo, aggiuntesi una dopo l’altra, stagione dopo stagione: dai bacini per l’innevamento in quota, alla modifica orografica dei tracciati sciistici, dalle alpine coaster per famigliole in, ai posteggi sempre più capienti, dagli impianti di illuminazione notturna delle piste, giù giù sino alle fondamentali cosiddette voliere per la diffusione di musica ad alto volume... Non di meno,  si è via via liberalizzata la fruizione del bene-montagna, cambiandone radicalmente l’approccio.  Sul Cermis, come a Pampeago, come a Lavazé i cannoni, neve o non neve, rumoreggiano fastidiosamente ogni notte. La frequentazione antelucana delle piste fa tendenza. Le abbuffate serali, con relative ubriacature,  presso i rifugi, pratica diffusa… La montagna qui non si rispetta più, semplicemente la si usa. Di giorno e, peggio, di notte. L’oltraggio alla sua sacralità, al suo delicato ecosistema, al suo silenzio è totale. E il cinismo che era prerogativa soltanto degli addetti ai lavori (“Il Cermis è la nostra Fiat, guai a fermarlo”, disse in televisione un noto albergatore di Cavalese il 4/02/1998) adesso è patrimonio di tutta la collettività valligiana. Domani, 6 gennaio 2013, i 7 morti di questa terribile settimana di inizio anno saranno già un ricordo e la “tour de ski” farà accorrere sulla pista insanguinata centinaia di tifosi festanti. The show (and the business, of course) must go on! 



P.S.



Dopo la strage del 3 febbraio 1998, il deus ex machina del turismo fiemmese, con i venti cadaveri stesi all’obitorio di Cavalese,  dichiarò perentorio in televisione: “Adesso i mondiali dovranno darceli per forza!”. Non ci stupiremmo quindi se domani, grazie a questi ultimi decessi, lo stesso inqualificabile  personaggio pretendesse le Olimpiadi!

Ario D.

01/01/13

LA SPERANZA E' UNA TRAPPOLA

TESERO E I SUOI PECCATORI

 

BREVI DI CRONACA DAL 1861 AL 1922

 

  1. 14/08/1861: suonato per la prima volta l'organo nuovo della ditta Agostini di Padova.
  2. 15/01/1863: dalla cava dei coscritti è stato fatto soldato solo Valerio Deflorian (Felizin).
  3. 30/07/1864: arrivano le campane nuove.
  4. 05/12/1864: Lucia di Fidele Canal... abitava col marito e un figliolino in un appartamento sopra quello della suocera e del cognato Francesco detto Brighella ai Bagni del Büs - Lago, facevano zolfanelli. Il Brighella con un sasso colpì tanto la cognata da lasciarla semiviva, poi sfondò il soffitto della stanza col rischio di uccidere anche il piccolo nipote. Condannato a 20 anni nella fortezza di Gradisca d'Isonzo, non ha mai confessato il suo atto malgrado tutte le prove contro di lui.
  5. 14/06/1866: don Giovan Battista Ventura del Ciasàn celebra la 1^ messa. Scoppia la guerra in Italia; 
  6. 10/07/1866: chiedono soldati Tobia Canal del Toti, Valentino Delladio del Ponte, Valerio Canal del Polo;
  7. 25/07/1866: chiamano a centinaia uomini di Fiemme a far fortini con piante a S.Lugano perché l'armata italiana è in Valsugana 
  8. 29/06/1873: ore 4,45 grandissimo terremoto con due scosse terribili, era subito dopo la prima messa e intanto la S.Comunione pareva un forte vento. Nella provincia di Belluno è stato più spaventoso che altrove, son cadute case, chiese, campanili. Molti morti. (continua)  

LODE ALLA SOLITUDINE


Preferisco la solitudine,
sto amica di me stessa.
Mi posso raccontare,
i miei discorsi non verranno fraintesi.


Preferisco la mia solitudine,
all'idiozia dei discorsi inutili,
alla compagnia per interesse,
all'amicizia per pettegolezzi.

Amo la mia solitudine
perché è la mia compagna di sempre.
L'unica! fedele, pulita, onesta.

Io e Lei fedeli, nel bene e nel male.

ANNA CHELODI  
da 'Tra i boschi la rugiada'

ANNO NUOVO



Tra sei giorni le indigestioni, i fastidiosi chiassi,  le “buone feste” saranno già un ricordo e pure le vagonate di “auguri”, profuse per riflesso condizionato, verranno prontamente dimenticate. Dal sette di gennaio l’uomo civilizzato, massimamente quello italico, abbandonerà  questa obbligata concessione alla superstizione e ai luoghi comuni e sino al prossimo dicembre ‘tornerà alla ragione’.

Tornerà a preoccuparsi per lo spread, per l’incertezza del lavoro, per il carovita sempre più… caro. A maledire Monti, Maroni, Tremonti e Berlusconi per la condizione nella quale lo hanno fatto precipitare. A incazzarsi per lo sperpero di denaro pubblico e per la continua erosione dello stato sociale. Ma continuerà anche a credere alla bontà delle costosissime favole degodenziane, a confidare nel ritorno della ‘crescita economica’, e a pensare che, votando Monti, Maroni, Tremonti e Berlusconi (e Dellai e Bersani e Casini e Fini...), dopo le elezioni nazionali di febbraio le cose cambieranno.

I  Maya forse sbagliarono i tempi e forse l’apocalisse non rispecchierà cliché cinematografici, ma che questa siffatta società sia destinata prima o poi a finire è cosa certa.



A.D.

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

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