25/01/12

PER COLPA DI CHI?




Italia bloccata per lo sciopero degli autotrasportatori che, dalla Sicilia, sta velocemente risalendo la Penisola. Code dai benzinai per fare rifornimento, e si teme che anche le scorte alimentari comincino a scarseggiare. La Coldiretti stima un danno potenziale di 50 milioni di euro al giorno. Cosa succede?
"Credo che questo sia solo l'inizio di una fase di protesta molto diffusa, perché il peso della crisi si sta riversando velocemente su larghe masse di popolazione, che sono del tutto impreparate a reggerlo. Dunque, trovo del tutto logico e normale che la gente reagisca tentando di difendersi. Il vero nodo, in questa situazione, è l'assenza di una forza di opposizione capace di organizzare queste proteste: se questa rivolta non viene guidata, se non ha obiettivi chiari da perseguire, rischia di produrre solo ulteriori disordini. Ci sono già persone senza scrupoli che intendono orientarla secondo i propri interessi".
Una protesta così disorganizzata, che finisce per arrecare danno soprattutto ai cittadini, non rischia di diventare solo distruttiva anziché produttiva?
"Il problema è proprio questo. Se non si dice la verità alla gente e non la si aiuta ad organizzarsi, questa protesta diventerà distruttiva. Voglio fare delle domande molto precise: di chi è la responsabilità di questo stato di cose? Se il governo Monti continua a dire che la fase2 della manovra avrà come risultato la crescita, sapendo che non ci sarà nessuna crescita, e poi la gente si infuria e reagisce con violenza, di chi è la colpa? La colpa sta sempre nei dirigenti che non sanno guidare e indirizzare il Paese. Sono loro i principali responsabili, sia pure non gli unici. La prima cosa da fare sarebbe cominciare a dire la verità: chi ha costruito questo debito? chi lo deve pagare? come si organizza la riforma morale e intellettuale di questo Paese? Se non si affrontano questi problemi, le conseguenze saranno dure, violente e drammatiche. Io faccio appello alle forze intellettuali di questo Paese perché capiscano che questa politica produrrà solo altri gravi danni. Qualunque protesta, se non ha una direzione precisa, se non sa dove andare, sfocia nella violenza. Questo fa parte delle regole generali della politica. Chi la pensa diversamente sbaglia e e ci porterà verso il peggio. Ma sono convinto che in Italia ci siano le forze intellettuali e morali per guidare questo movimento verso un cambiamento profondo."
Come si potrebbe attuare questo cambiamento? Come ricordava Grillo qualche giorno fa, soprattutto i giovani si sentono defraudati di ogni speranza e prospettiva di futuro...
"Aspettarsi una panacea immediata sarebbe poco realistico. Ma ripongo fiducia in quei 27 milioni di cittadini italiani che l'anno scorso hanno partecipato al referendum, che hanno votato contro la privatizzazione dell'acqua e contro il nucleare. Sono gli stessi cittadini che oggi stanno inscenando nelle piazze una protesta dura e drammatica. Innanzitutto, il debito che sta all'origine di questa crisi non deve essere pagato prima che gli Italiani sappiano chi lo ha contratto, come è stato firmato, e a chi vanno i proventi. Dire apertamente come stanno le cose sarebbe già un primo passo per una 'normalizzazione' della situazione. Questo debito è illegale, iniquo, e quindi va respinto, ovvero rinegoziato. In secondo luogo, propongo che il Governo Italiano, invece di applicare le norme della Bce, promuova immediatamente una riunione congiunta con i Governi di Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, e a questo punto anche di Austria e Francia, che li conduca a chiedere insieme a Bruxelles la rinegoziazione dei criteri del debito europeo. La terza cosa da fare subito, è nominare un comitato di saggi al di sopra delle parti, non appartenenti al Governo Monti, che promuovano una nuova legge elettorale, con la quale andare il più presto possibile a nuove elezioni, perché questo Parlamento non rappresenta il Paese ed è incapace di guidarlo. Un accordo europeo potrebbe consentire allo Stato italiano e anche ad altri paesi europei di avere le finanze necessarie ad affrontare uno stato di emergenza che duri 2 o 3 anni, e per evitare che i costi di questa crisi si riversino interamente sulle classi lavoratrici e sui più poveri. E' un piccolo pezzo di un programma politico di rinnovamento dell'Italia. Ma per attuarlo occorre abbandonare del tutto la strada che stiamo percorrendo adesso."


Giulietto Chiesa – da Cado in Piedi 24/01/2012

22/01/12

AL FANTASMA




Gentile signor Anonimo (non veneziano), l’Orco ‘sti giorni non dà udienza. L’ho incontrato l’altra mattina sul giro scale (abitiamo nello stesso condominio) mentre rincasava. Era un po’ alterato – e lo si vedeva bene – reduce da una notte di stravizi in compagnia di amici. Così perlomeno mi ha confidato successivamente. Ci siamo salutati e poi chiacchierando brevemente del più e del meno mi ha riferito di quel recente commento da lei inviatogli. Di risponderle non ha proprio voglia, perché dice che si conosce troppo bene e sa che se lo facesse adesso non riuscirebbe a non essere scortese con lei. Quindi, preferendo in questa occasione astenersi mi ha chiesto la cortesia di dargliela io, per conto suo, una risposta, con la prescrizione però di non dilungarmi troppo e di non infierire.
Per opportunità di buon vicinato ho accettato, pur senza entusiasmo. Ora dunque, facendomi interprete dell’orchiano pensiero cercherò di risponderle, leggero e conciso come egli richiede.
Innanzitutto le ricordo che l’anonimato non è una bella cosa. Si può soprassedere su un breve commento non firmato, purché non sconfini nell’insulto e centri quantomeno il merito della questione. Quando però si argomenta in maniera articolata, buona creanza vorrebbe che in calce al testo si indicasse il proprio nome e cognome. Peraltro il coraggio richiesto in casi simili è davvero poca cosa. Diversamente non si può pretendere, come invece fa lei, di ricevere anche risposta. E’ per questo, oltre che per l’occasionale alterazione alcolica, che probabilmente l’Orco ha rifiutato di darle soddisfazione.
Ciò premesso e arrivando al merito, dico che lei è ruzzolato fuori tema mettendo in bocca al mio coinquilino cose da lui non dette. Egli infatti non ha scritto che il coro Genzianella non è un ottimo coro. Nemmeno che i pompieri non svolgono un servizio importante per la collettività. Nemmeno che i bacani non contribuiscono a tenere il territorio in ordine (anche se qui, diversamente da lui, io di cose da obiettare ne avrei parecchie). Nemmeno che gli albergatori non possono ristrutturare quando vogliono i loro alberghi. Nemmeno che la banda non può sostituire le divise quando le pare e piace. Nemmeno che il campo di pattinaggio non può essere ricoperto con un tetto d’oro massiccio...
L’Orco, signor Anonimo, ha detto altre cose, che a me sono parse chiare e che condivido quasi totalmente. La invito a rivedersi quello scritto. Lo legga bene, vedrà che ha inteso male. Così la prossima volta, ricordandosi di firmare, eviterà di rispondere affrettatamente e di sparare una salva di gratuite incongruità. Con rispetto.

A.D.

P.S.
Visto che lei su questo blog è intervenuto più volte sostenendo tra l’altro il concetto sintetizzabile nella locuzione qui (noi) viviamo (si vive) di turismo e dunque…, qualora dovesse ricadere in questo abusato luogo comune, mi faccia la cortesia di sostituire il pronome personale della forma verbale. Metta quello che vuole, ma non usi la prima persona plurale né l’impersonale. Glielo chiedo perché il luogo comune, come ben spiega Schopenhauer qui a fianco, non corrisponde necessariamente alla realtà dei fatti e in verità siamo ancora in troppi esclusi dalla schiatta cui lei sembrerebbe appartenere. Quando, oltre ai costi aggiuntivi che da tempo anche noi esclusi paghiamo perché qui viviamo di turismo e dunque… (in edilizia a Tesero per esempio, il 50% in più rispetto ad Abano Terme), registreremo anche l’introito del primo cent proveniente direttamente da quella ‘economia’, glielo comunicheremo e allora potrà senz’altro riusare nelle sue perorazioni pro turismo la prima persona plurale oppure l’impersonale.

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

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Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

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