09/12/11

07/12/11

L’EQUITÀ AL TEMPO DEI PROFESSORI





Egregio economista, non so se ci sei ancora. Ad ogni modo, se per caso mi leggi, volevo chiederti cosa ne pensi dei recenti provvedimenti proposti dal nuovo governo nazionale. Ho voglia di cimentarmi anch’io con quella scienza-non-scienza che è il tuo pane e azzardo un’analisi ‘tanto al chilo’ delle misure inserite nella manovra Monti. Fammi sapere se sto errando alla grande, ovvero se (anche) i Professori hanno fatto il gioco dei soliti noti.
Dalla presentazione del decreto cosiddetto salva Italia, l’impressione che ho avuto è che sia vera la seconda. Il rigore c’è, l’equità no e le misure per la crescita ovviamente non esistono. Forse con questa compunta bastonata si eviterà nell’immediato l’uscita del Belpaese dall’euro, e per un po’ si tranquillizzerà il dio Mercato, ma poiché, mi pare, nella manovra non vi sia traccia di misure redistributive, l’inerzia della stagnazione in cui siamo caduti verosimilmente peggiorerà, sprofondandoci in una pesante recessione.
Se con questo concordi, faccio conseguire la seguente domanda: Ci volevano i Professori della Bocconi per riproporre l’ennesimo rosario di balzelli? Forse bastavano i bidelli delle scuole elementari…
Pensavo che l’idea da più parti invocata di trovare le risorse finanziarie attraverso l’istituzione di una patrimoniale, che colpisse con aliquote progressive le ricchezze complessive dai 5/600.000 euro in su, fosse la più sensata e la più equa, nonché in questo momento anche fattibile. Visto che essendo all’opera un governo tecnico e neutro, non ci sarebbe stato il pericolo di scontentare alcuna base elettorale. Con una patrimoniale siffatta, con l’aumento un po’ meno striminzito di quel 1,5% dell’imposta sui capitali scudati e con l’I.M.U. solo sulle seconde case, sul fronte entrate non sarebbe occorso probabilmente fare altro. Si sarebbe evitata la scoppola alla base sociale portante del sistema paese e dato fiato a un minimo di ripresa. Invece ai Professori, chissà perché, l’idea di mettere le mani nelle tasche più gonfie, non gli è proprio passata per la capa Ai tanti danarosi signori degli innumerevoli italici ponti di comando, e quindi in definitiva pure a loro stessi, hanno fatto solo il solletico con ‘sacrifici’ veramente risibili, evitando addirittura di incrementare di un misero punto l’aliquota marginale IRPEF. In barba dunque alla tanto decantata equità, gli unici a sopportare davvero il peso del decreto saranno, come già sono, i titolari di redditi medio bassi da lavoro dipendente e da pensione.
Ciò detto, la più inquietante misura adottata dai Professori è l’aumento dell’IVA di due punti. Quando ne ho udito l’annuncio non credevo alle mie orecchie. Ma come? In un periodo recessivo si va ad aumentare la principale imposta sui consumi? Ma che insegnano alla Bocconi? Questi docenti meritano la revoca immediata della loro cattedra! Se questa misura non sarà depennata dal ‘pacchetto di salvataggio’ si innescherà un grave processo inflativo e una conseguente depressione economica di vasta portata. Sulla previdenza infine non proferisco parola, visto che i Professori di tempo per meditare me (ce) ne hanno dato in abbondanza: ne riparleremo tra una quindicina d’anni…
Resto in attesa di un tuo breve ragguaglio e ti saluto. Evviva i Professori, evviva l’equità.

A.D.

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

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Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

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Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

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Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

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MINU

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