01/12/11

CRISI DI GIUNTA: CHI E’ IL BURATTINAIO?




Il cappio scorsoio, rappresentato dalla zavorra dei mondiali degodenziani, ereditato al suo insediarsi dall’amministrazione di Francesco Zanon, s’era teso repentinamente oltre ogni limite tanto che la nuova giunta comunale da tempo era in asfissia. Adesso le dimissioni irrevocabili dei due assessori ‘forti’ che più avevano cercato di ‘cambiar aria’ alle stanze del Palazzo e che rappresentavano la trave portante dell’esecutivo e della stessa maggioranza, sanciscono la fine della cosiddetta Primavera teserana.
Nel precipitare della crisi hanno giocato gravi errori originari che per oltre un anno la maggioranza è riuscita più o meno a nascondere. In particolare l’aver azzardato una lista elettorale last minute disomogenea, inserendovi elementi che non avrebbero sfigurato nell’elenco dei competitori. Rare eccezioni a parte, ectoplasmi incapaci di sostenere con la forza necessaria il ‘progetto riformatore’ proposto soprattutto dai due assessori dimissionari. L’errore più grave è stato però quello di presentarsi al cospetto delle urne con un candidato sindaco totalmente avulso dal contesto politico locale, privo di qualsiasi precedente esperienza in seno al Comune, scelto sulla base di una qualità piuttosto discutibile: avere disponibilità di tempo!
Certo, Zanon disponibilità di tempo ne aveva, ma non ha fatto sue, col calore e l’entusiasmo propri di un primo cittadino, le intenzioni programmatiche elaborate dai promotori della sua lista. Per di più, già ‘minato’ da queste gravi lacune basali, non si è preoccupato di difendere i suoi assessori – come entrambe le lettere di dimissione palesano – e di far da cuscinetto tra essi e il Segretario, che appare, se non la prima, sicuramente la seconda ragione di questo patatrac amministrativo. Forse, più che di avanzo di tempo, il sindaco avrebbe dovuto avere un pizzico di carisma e di polso in più.
L’iniziale armonia del gruppo di comando si è dunque presto trasformata in una assordante cacofonia con Carpella e Iellici da una parte, Barbolini e il Sindaco dall'altra e Trettel in un cantone. E’ altresì probabile che un peso significativo nello sfilacciarsi dei rapporti all’interno della giunta lo abbia avuto anche la presa di posizione da parte dei due assessori ‘ghibellini’ nei confronti di quell’associazionismo clerical-popolare, rientrante in una categoria non propriamente politica, ma che a Tesero politicamente purtroppo conta. I due dimissionari infatti si erano già attivati per porre argine a quella crescente e insostenibile pretesa di finanziamenti e di strutture che nei quindici anni precedenti l’amministrazione Degodenz-Delladio, per calcolo elettorale, aveva sempre assecondato. Possiamo scommettere che la stretta dei cordoni della borsa comunale fu causa di non pochi mal di pancia all’interno dell’esecutivo, in particolare all’assessore ‘guelfo’ Trettel, che avrebbe preferito di certo meno rigore e più concessioni, come nel recente passato.
Con l’uscita di Carpella e di Iellici la barca forse non andrà a fondo ma difficilmente riuscirà a navigare lungo la rotta originaria. A prescindere da chi li sostituirà, la giunta perde rigore e intransigenza e d’ora in poi le possibilità d’infiltrazione delle truppe nemiche aumenteranno considerevolmente. A questo punto non è esclusa una nuova ammucchiata che per i tre anni e mezzo di legislatura rimanenti, sino cioè alle prossime elezioni, non verrebbe probabilmente formalizzata, ma che nei fatti tale potrebbe essere. Se così accadrà, c’è da scommettere che il vero sindaco a breve sarà proprio Lui. Indovinate chi.

L’Orco

2 commenti:

  1. BENE caro orco...!!!Finalmente un gran bella verità!!!! Condivido pienamente tutto quello che hai scritto.Penso sia il pensiero di una gran parte del paese.Purtroppo come dici tu,due "assessori forti" non sono riusciti a tener testa a questa "mafia" che nel piccolo del nostro paese continua ad allargar la sua macchia.Il fatto grave è che nessuno abbia "le palle" x riuscire a tener testa a questo"scifo"....che un sindaco non riesca a far valere la propria autorità,che x "il quieto vivere" accetta la situazione non condividendone le idee.Così è sembrato,visto che da come si era posto all'inizio è passato decisamente dall'altra parte della sponda.E' sicuramente triste vedere come due assessori validi,siano arrivati a questa drastica conclusione a causa del mancato appoggio del primo cittadino che non è riuscito a imporsi!!!! Daltronde,anteporre le idee x il bene del paese,peraltro non condivise,alla salute,penso non valga la candela.Il burattinaio anche stavolta è riusito a tirare i fili del burattino dalla sua parte.Che tristezza!Nonostante tutto spero ancora che questa "botta",serva a dare una spinta a chi di dovere,affinchè si lavori concretamente x il bene del paese...Ciao

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  2. Signori, mi dispiace, ma voi siete malati.... Riuscite a crearvi problemi dove non ce ne sono! I problemi a Tesero sono ben altri: mancanza di aggregazione sociale e scarsa offerta culturale, oltre che a scarsa disponibilità ricettiva. Essendo Tesero un paese che si può reggere solo sul turismo, finché non si risolvono QUESTI problemi non ha senso mettersi a giocare a "Beautiful" e ordire o dare fiato a quanti più intrighi possibili.
    Cordiali saluti.

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