27/11/11

UN OTTIMO INIZIO



Non mi riferisco, naturalmente, al nuovo Governo dei Rapaci Bigotti. Ché, anzi, il suo inizio è stato pessimo, fra genuflessioni in Chiesa e benedizioni dal Vaticano. Un governo accolto con comprensibile e interessato entusiasmo da banchieri, industriali e preti, e con incomprensibile e autolesionista entusiasmo da lavoratori, pensionati e loro “rappresentanti”. Ne riparleremo dopo la depredazione dei beni e dei diritti che i primi perpetreranno sui secondi. Mi riferisco, invece, a una notizia che potrebbe preannunciare un vero cambiamento epocale: il fatto che Trenitalia abbia finalmente deciso di adeguarsi agli standard minimi di civiltà, e di riservare alcune carrozze dei suoi treni a coloro che vogliono starsene tranquilli a pensare o a leggere, o anche solo a non far niente, senza essere torturati dalle chiacchiere e dai telefonini dei vicini. Ho letto la notizia in aeroporto, dopo aver inutilmente cercato una zona sorda al riparo dagli altoparlanti e dai video che inondano gli inermi viaggiatori di ciarpame visivo e sonoro. Ma avrei potuto leggerla in un bar o in un ristorante, dove ormai l’inquinamento ambientale è universale, e non si riesce a evitare neppure implorando. Addirittura, persino nei taxi è diventato difficile far spegnere la radio, e le richieste in proposito devono passare al vaglio dei tassisti, che sembrano non capire che si può preferire il silenzio anche se non si sta andando all’ospedale o al cimitero. Tra le misure del Governo dei Rapaci Bigotti non sembra essere stato annunciato un silenziamento d’ufficio dell’imposizione di pubblicità e di sguaiatezza che è il segno caratteristico dell’era berlusconiana. Ma fino a quando continueremo a rimanere sommersi dai richiami per allodole di Publitalia non solo sui media, ma addirittura per le strade e nei luoghi pubblici, ci sarà poco da illuderci: di Berlusconi non ci saremo liberati e la sua era continuerà, con o senza di lui. Lo confermano le vicende dell’imposizione dall’alto, e dell’accettazione dal basso, del Governo dei Rapaci Bigotti. In fondo, se fino a un paio di settimane fa le politiche berlusconiane erano approvate solo da una metà della popolazione, ora sono accolte da una maggioranza bulgara che non farebbe onore alla democrazia italiana, se ancora ci fosse. Anche per questo sono benvenute le carrozze del silenzio di Trenitalia: per evitare di dover ascoltare le manifestazioni del nuovo pensiero unico al quale l’Italia si è rapidamente uniformata, nel giro di una settimana di repentino rintontimento generale.






Piergiorgio Odifreddi

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