12/07/11

TESERO, SI CHIUDE. MA (FORSE) E’ TROPPO TARDI.






Egregi signori commercianti, giunge voce che dal 20 luglio prossimo, grazie alla vostra intercessione, il centro storico del paese, per qualche oretta, dopo cena, un giorno in settimana, verrà pedonalizzato. Bene. Meglio tre ore in settimana che niente. Temiamo però che la vostra bella trovata giunga fuori tempo massimo. Avreste dovuto praticarla 5 anni fa, quand’essa qualcuno già propose. Siccome però l’acqua non vi toccava ancora il sedere e bandire la ‘macchina’, pur per quei miseri 100 e rotti minuti, vi pesava dannatamente, non ne faceste nulla. Così, sciaguratamente, avete aspettato che i buoi abbandonassero la stalla (leggasi fuga dei negozianti locali). Salvo poi – in base a un ragionare… molto sragionato – di quella improvvisa ritirata darne la colpa alla viabilità appena ‘riformata’ e alla presunta mancanza di posteggi. Analisi del tutto errata, ovviamente, visto che i fuggitivi, scappati a bottegare in quel di Cavalese in via Bronzetti, anche colà si ritroveranno ben presto privi d’auto perché, ironia della sorte, nelle intenzioni di quella Amministrazione, tra non molto il traffico di transito, proprio sul corso principale verrà del tutto inibito.
In verità se c’è una mancanza di cui questo nostro disgraziato paese soffriva allora e soffre ancor oggi è di cultura civica. Diciamocelo francamente, quanto a pubblica trasandatezza, noi Teserani ci siamo sempre distinti. Nemmeno la nuova Amministrazione (pur riconoscendo il notevole attivismo dell’assessore Barbolini) è riuscita sinora a dare una svolta significativa a quella che evidentemente è una piaga endemica. Ma, sia chiaro, non è solo un problema amministrativo. Siamo fatti così. Del bello pubblico non ce ne importa niente. Il Centro langue, stretto nella morsa di una chiassosa confusione e di una surreale catatonia, privo di idee qualificanti e aggredito dalla speculazione che continua a mangiarsi, anno dopo anno, ciò che resta della sua parte più caratteristica. Tra qualche fine di calendario, di questo passo, esso sarà ridotto a un dormitorio abitato soltanto da vacanzieri pendolari, che lo usufruiranno nei fine settimana invernali o per qualche settimana d’estate. Per camminare, gustare un gelato all’aperto, apprezzare il profumo di un tiglio in fiore, o semplicemente sedere su una panchina a chiacchierare in tranquillità andremo in massa a Cavalese o addirittura a Ziano visto che il suo sindaco “capellone”, senza enfasi ma con lungimiranza e buon gusto, quel paese lo sta sistemando come si deve!
La nostra intellighenzia, che sovrintende alle iniziative culturali e alla qualificazione del paese, è invece bolsa, incapace di proporre novità, bloccata su programmi di richiamo turistico visti e rivisti cento volte, logori e di scarsa qualità. Anche di quest’ultima trovata sarà pertanto facile profetizzare l’esito: la chiusura serale del Centro, pur condita con qualche strimpellata d’organetto e bombardino, non intaccherà quest’immagine stanca del borgo, né riuscirà a far vendere qualche paio di scarpe o di mutande in più ai negozietti di via 4 Novembre.
Il problema quindi, al netto della crisi globale tutt’altro che finita, non sta(va) nella diminuzione di traffico o di posti macchina, vecchio luogo comune radicato da sempre tanto nella popolazione quanto nelle amministrazioni teserane, ma semmai nel suo contrario. L’appetibilità di un luogo viene dalla cura e dall’attenzione ai dettagli che ad esso si riservano. Quando però la sensibilità sta a zero, non c’è niente da fare. Se poi addirittura l’insensibilità parte dall’alto, Dio ce ne scampi… Il nostro attuale primo cittadino, per esempio, delle piante ancora esistenti dentro le cinta cittadine, farebbe tabula rasa. Evidentemente da lui, quanto ad attenzione ai dettagli, ci possiamo aspettare ben poco.
Insomma a nostro avviso, da osservatori marginali sì, ma attenti e disinteressati, bisognerebbe cambiare registro e persone e, per iniziare, vi suggeriamo quindi di adottare, seppure, come già detto, fuori tempo massimo, le seguenti misure.
La prima e più urgente: azzeramento del CML. Un ente inutile che non riesce a concepire alcuna novità. C’è bisogno di gente che abbia girato non diciamo il mondo… ma almeno il Trentino e l’Alto Adige. La seconda: sospendere, ad uso disintossicante, “Le Corte” (ché non se ne può più) almeno per un po’. Ormai è robaccia logora, che ha fatto il suo tempo e merita una sana parentesi in soffitta. Ciò fatto, nel frattempo si studi e s’impari l’arte della qualificazione, ci si lasci contaminare da chi le cose buone già le fa e, possibilmente, senza ostracismo, si ascolti anche chi non si conforma a questo stile ma che, proprio per questo, potrebbe rivelarsi portatore di idee davvero nuove.

L’Orco

1 commento:

  1. oddio!!
    verrò a vivere il mio...futuro a Tesero: che m'aspetta?

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