30/07/10

IL PIANTO GRECO


Signori consiglieri comunali di maggioranza, a proposito dell'ormai famigerato collegamento Fondovalle – S.S.48, nella speranza che gli allarmi a mezzo stampa, commissionati – com'è facile intuire – dall’irriducibile signor P, non turbino i vostri sonni, desidero ribadire un concetto. Dunque, la questione è semplice. La bretella di collegamento è stata inserita nelle opere “mondiali” con il preciso scopo di foraggiare l’ineffabile Comitato d’affari politico-imprenditoriale che da oltre vent’anni, in modo autoreferenziale, promuove a cadenza quasi fissa, l’appuntamento iridato di Fiemme. Dalla prima irripetibile!!! edizione del 1991 all’ultima che andrà in scena tra meno di 3 anni, il citato Comitato si è pappato un sostanzioso malloppo di denari pubblici. Ad ogni edizione corrisponde un leitmotiv dedicato. Una sorta di mantra per gli allocchi che le varie fonti di informazione locale (L’Adige, il Trentino, Radio Fiemme, Il bollettino della Comunità, I giornalini aziendali delle Casse rurali, il giornalino Fiemme 2013, eccetera) si incaricano di far ben entrare nelle zucche dei valligiani. La ragione di tutto questo battage pubblicitario è chiara. Far credere che l’evento mondiale sia qualcosa di taumaturgico per tutta la collettività e che le “opere accessorie” siano una sorta di male necessario, abbondantemente ricompensato però dai benefici generali “regalati” dalla manifestazione. Invece è esattamente il contrario!! I giochi, ovvero le gare di fondo, gli atleti drogati, le televisioni che inquadrano la candida terra degli Orsi da Lago, sono il pretesto per giustificare la grande mangiata di denaro pubblico che beneficiano le imprese aggiudicatarie degli appalti delle opere e i politici affiliati al Comitato medesimo. Anche all’edizione 2013 si è voluto quindi dare una caratterizzazione mediatica allo scopo di narcotizzare un’opinione pubblica che, nonostante il mantra anzidetto, sembra però, finalmente, aver capito l’antifona. Ma almeno per questa volta ancora, pur con maggior fatica, tutto sarebbe filato liscio. Sennonché a rompere le uova nel paniere ci si sono messe le recenti elezioni comunali. La rivoluzione amministrativa determinatasi, a seguito del voto, in parecchie municipalità della valle ha creato il panico proprio tra i promotori politici dell’evento, guidati dal consigliere provinciale Gilmozzi. A Tesero, per esempio, non vi sarebbe stato alcun problema se le urne avessero esitato un altro sindaco Zanon. Bastava una consonante diversa. Una G al posto di una F e tutto sarebbe rientrato nella logica dell’ultimo quindicennio amministrativo. Finita la compagna elettorale, finite le chiacchiere nei bar, finite le false promesse e le bugie, la nuova giunta G. Zanon, nonostante i probabili residuali mugugni della cittadinanza, avrebbe trovato la “soluzione giusta” per realizzare quella nuova strada. Invece… Invece, maledetto voto! anziché un Giovanni dalle urne è uscito un Francesco. E Francesco non è Giovanni. E la squadra del primo, in campagna elettorale, aveva ahimè solennemente promesso: 'QUELLA BRETELLA NON S’HA DA FARE!'
Insomma, dopo l’ultimo consiglio comunale del 12 luglio 2010, visto che la Maggioranza in quell’occasione non sembrava disposta a cedere alle pressioni verbali dell’ex vice sindaco & C., il signor P ha ritenuto bene di far intervenire con urgenza l’artiglieria mediatica pesante di cui si diceva sopra. Ed ecco apparire, martedì 27 luglio 2010, il grande articolo confezionato sul Trentino, con il patetico pianto greco dei poveri commercianti di Piera. Nel pezzo, tra l’altro, alcuni imprenditori della zona paventavano che senza quella nuova strada ben 26??? aziende avrebbero rischiato il lastrico. Ma quale lastrico (e quali 26 aziende)? Cari commercianti di Piera, o voi siete degli sprovveduti o siete in malafede, assoldati dal Comitato d’affari per piangere miseria. E qualora, improbabilmente, non foste in malafede, prima di stracciarvi le vesti e di annegare nelle vostre stesse lacrime, dovreste ragionare! Fuori di ogni dubbio, la 48 continuerà a funzionare! Gli autobus a idrogeno, le biciclette, i treni elettrici ipotizzati come futuri ed esclusivi mezzi transitanti sulla statale sono solo specchietti per le allodole, nient’altro che fumo, buono solo per i poveri di spirito. Propaganda a buon mercato prodotta in loco da un Felicetti qualsiasi. Tutto finirà in una bolla di sapone all’indomani della conclusione di quei giochi mondiali. Se così non fosse, cosa dovrebbero dire e fare allora i commercianti cavalesani, notoriamente più accorti e scaltri dei Cònchi da Tiesdo che, sempre secondo la leggenda dei miracoli mondiali, si vedranno letteralmente sparire, per interramento, la S.S. 48 dal centro paese, e saranno privati pure del traffico proveniente da San Lugano che bypasserà in galleria l’intero capoluogo fiemmese? Quanti cappi scorsoi dovranno acquistare se adotteranno il vostro stesso irragionevole metro di giudizio?

L’Orco

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

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