20/02/10

DEMONOCRAZIA


Il titolo di questo articolo - che è anche quello del mio ultimo saggio uscito per la Solfanelli - gioca sulla crasi di Demone e Democrazia, suggerendo che attualmente tale forma di governo, per le odierne devianze e per proprie tare costituzionali, è espressione del male al potere. Occorre fare una riflessione politico-sociologica sul penoso stato in cui versa oggi il soggetto, preso nelle maglie di una rete invisibile che lo mantiene lontano dalle sue radici, dalla sua naturale collocazione fisica, psicologica e culturale. Pochissimi percepiscono le cause socio-politiche del disagio che li opprime, eppure tutti ne sono colpiti. L’aumento vertiginoso dei disturbi psichici, ansia e depressione tra tutti, e dell’ uso di droghe, è il segno di questa forzatura innaturale di cui siamo vittime. C’è un responsabile per questo nostro malessere e il suo strumento è l’attuale democrazia, sistema di governo che oggi è pressoché tabù criticare. Democrazia e libertà non sono sinonimi, anzi, spesso divengono termini antitetici. Oggi il sistema democratico fa da paravento ad un totalitarismo dal quale è quasi impossibile difendersi. Nelle odierne democrazie il cittadino è una bestia all'ingrasso, per il tornaconto di una ristretta élite finanziaria che si avvale di politici compiacenti. Questo nuovo stato di schiavitù si basa subdolamente sull'inganno e la mancanza di informazione. Gli scenari orwelliani di “ 1984” o quelli del film “Quinto potere” di Sidney Lumet, del 1976, sono addirittura superati dalla realtà. Chi è cosciente dell’inganno democratico è tagliato fuori dai luoghi della grande comunicazione, chi non accetta le regole della menzogna è imprigionato e reso inoffensivo, letteralmente o nei fatti. Occorre quindi Disinformare d’urgenza, rendere gli individui capaci di ripensare se stessi, operare una sorta di terapia d’urto, per poi cominciare con una riabilitazione filosofica. Dalle pagine di questo sito ho più volte cercato di sollevare questioni cruciali in tal senso, sottolineando alcuni temi come l’inganno del voto e la natura dei partiti, i meccanismi dell’impegno pubblico e le strategie di condizionamento attraverso i media, la tirannide della finta tolleranza, il senso dell’esportazione della democrazia e, non da ultimi, quelli del signoraggio bancario e del revisionismo olocaustico. Purtroppo, eccetto i pochi “disinformati informatici”, questi sono temi che rimangono ignoti alla maggioranza. Sono come strade fantasma, che non possono essere percorse, che non vengono mostrate, come se noi tutti fossimo automobili con un navigatore satellitare programmato per farci girare in tondo e alla fine condurci come pecore all’ovile. Si tratta delle mille facce della globalizzazione che ormai ci ha cambiato la vita, modificando dal più piccolo dei nostri atti privati fino alle grandi e pianificate scelte di politica internazionale, la quale è una maschera della macroeconomia. I nostri politici ma anche quelli degli altri, con Obama il rivoluzionario in testa che si è affrettato ad aumentare le truppe in Afghanistan, sono ridicoli burattini. Oggi, l’unica azione possibile, parte dalla nostra visione antimodernista per culminare in una “proposta per una sopravvivenza”, un cammino che a mio parere è prima individuale e solo dopo collettivo. Tale soluzione prende le mosse da Junger e Unamuno e dalla loro idea di “ribelle” e di “uomo cardiaco” per arrivare ad una sintesi e ad una nuova declinazione. Basta con la finzione della contrapposizione Destra - Sinistra, che è funzionale al mantenimento dell’élite al potere. Basta con la credulità sull’efficacia del voto. Basta alle menzogne che nascondono, sotto l'edulcorata “esportazione della democrazia”, una più schifosa “esportazione del consumismo”.

Matteo Simonetti

17/02/10

W LA FIGA!


Il 2009, l’anno terribile, l’anno della purificazione, il capolinea di un sistema economico logoro e corrotto, è passato. Ci saranno morti, feriti e macerie, ma dopo la bufera niente sarà più come prima, si disse. Le parole però non sono pietre ed oggi, 17 febbraio 2010, giorno delle sacre Ceneri, tutto, proprio tutto, sembra invece procedere nello stesso identico modo di allora. Anzi, peggio. Quel campanello d’allarme, sotto forma di disfacimento finanziario internazionale, ha suonato inutilmente. La gente non ha capito. Se l’etica è un accessorio riservato soltanto ai filosofi e agli alienati… la gente non può capire. Intanto anche il disfacimento materiale si fa drammatico e l’Italia frana. In diretta TV. E mentre nelle televisioni del grande incantatore si balugina un’Italia che non c’è e quella reale sprofonda nelle voragini del dissesto e della corruzione, il popolo inebetito, tra lustrini e ballerine, festeggia l’infinita decadenza con psicotropi e logori riti mediatici.
Ma, finita la sbronza del martedì grasso, in questo primo giorno di Quaresima, lo sconcerto viene da Oltreoceano. Quell’ Obama, che credevamo “verde” e alternativo, apre al nuovo nucleare. Quello pulito. Quello sicuro. Quello dei reattori di quarta generazione. Dopo trent’anni di stop all’atomo yankee, si riparte. Dicono che l’arduo passo presidenziale sia stato motivato non tanto dalla necessità energetica, quanto da quella occupazionale Da questa bella sorpresa gli States ricaveranno un imprecisato numero di nuovi posti di lavoro… Bene. Rimane però invariato e senza risposta il non proprio residuale problema delle scorie, che, l’evoluzione tecnologia non modifica di nulla, e quello della disponibilità del combustibile necessario. Ma tant’è. Di questi tempi, in un sistema che non riesce più a darsi alternative, anche gli insospettabili si buttano senza troppo pensare sull’apparente male minore.
Tornando al nostro Bel Paese, il degrado sociale e quello ambientale procedono di pari passo. A qualsiasi livello e a qualsiasi latitudine. È fresca la notizia secondo la quale un quarto dei contribuenti italiani non dichiara nulla al fisco. Il debito pubblico è alle stelle, le casse statali vuote, l’industria “pesante” con le valigie in mano, la disoccupazione in aumento. L’evasione fiscale, mai minacciata veramente dall’azione governativa, rimane lo sport preferito di buona parte degli italiani. Le tangenti hanno ripreso a turbinare come o più di 20 anni fa. Si specula senza pudore in ogni ambito della vita pubblica e privata. La Politica è assente. La Chiesa racconta favole. Intanto, l’esercito dei papponi dalle facce sempre più toste ed impunite, tra una nuova frana, un terremoto, o un evento irripetibile, da Napoli all’Aquila, da La Maddalena alla Val di Fiemme, passando per ogni dove, sguazza e arraffa a più non posso. Siamo nel Paese dei Balocchi traboccante di pinocchi, lucignoli e mangiafuoco. Di certo il buon Collodi non immaginava che il suo fantastico paesaggio umano sarebbe diventato il mito delle italiche genti del Duemila. È una strana temperie che stordisce. Un tempo in cui si parla soprattutto di festini, di centri benessere, di massaggi, di escort, di puttane, di figa. Non solo nei bar, dove tali argomenti da sempre sono al primo posto nelle discussioni di chi li frequenta, ma ovunque. In televisione, a tavola, durante i consigli dei ministri, durante quelli comunali, financo durante la vestizione del prete in sagrestia. Questo sistema non ha alternative. Questa gente non vuole alternative. Forse ha ragione Michele. Dato che l’etica è riservata soltanto ai filosofi e agli alienati e che nessuno potrà più sfuggire all’omologazione universale, giunti a questo punto, non ci rimane che sperare nella scienza. Ma con questa umanità siamo sicuri che basti?

Ario Dannati

INCANTO NOTTURNO

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Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

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Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

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foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

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LA BAMBOLA SABINA

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LA VAL DEL SALIME

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SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

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