04/10/10

GIORNATA SENZ'AUTO (SECONDA EDIZIONE)


“Dopo il grande successo della prima edizione del 2009 torna Fiemme Senz'Auto!!! Lasciate la macchina a casa, armatevi di bicicletta, roller, monopattino o venite a piedi e riscoprite la Val di Fiemme libera dal traffico!!! Da Cavalese a Predazzo la statale 48 delle Dolomiti sarà chiusa e tutti potremo goderci i nostri paesi, vivendo insieme una giornata di allegria e festa con amici e parenti, gustando i sapori tipici della valle, divertendosi con i giochi di una volta e la musica, godendosi lo spettacolo degli aquiloni e tante tante altre sorprese!!!! Vi aspettiamo tutti a Cavalese, a Tesero, a Panchià, a Ziano e Predazzo per far parte insieme di una Vallevviva!!!

(Fonte:http://www.facebook.com/?ref=home#!/event.php?eid=155135247843675&ref=mf)

Senza per forza demonizzare o screditare la buona fede di tanti impegnati nella “giornata senz’auto”, la doverosa riflessione di fondo a mio parere è: quante delle persone che oggi si muoveranno a piedi o con mezzi alternativi saranno disposte a farlo durante il resto dell’anno? Quanti tra coloro che oggi si fanno “paladini o promotori della mobilità alternativa” rinunceranno effettivamente all’uso dell’auto per gli spostamenti all’interno del proprio paese o per muoversi tra i vari centri della valle per motivi non strettamente legati al proprio lavoro (in tal senso cerco di mantenere una prospettiva realista)?
Credo che la giornata senz’auto sia, in ogni caso, un momento di incontro, di festa, di socializzazione tra i fiemmesi, il che non è certo una cosa negativa, tutt’altro. Però, come dicono Evgeny e Lorenzo (e come ha già detto l’Orco in più occasioni) essa “nasconde” (nemmeno tanto in realtà) una vistosa ipocrisia: quella appunto di chi oggi parteciperà entusiasta percorrendo la valle in bici o a piedi coi propri figli e che da domani continuerà a portare gli stessi figli all’asilo o a scuola con l’auto o col suv (pur abitando, magari, a meno di un kilometro di distanza), o portare a spasso il cane percorrendo prima un bel tratto con l’auto o col suv (vedi foto “Pigrizia senza limiti” http://www.ladige.it/gallery/image.php?page=6), ecc.
Non so quanti cambieranno il proprio stile di vita dopo aver partecipato alla giornata senz’auto, credo nessuno. Con ogni probabilità, alla fine, il risultato finale sarà esclusivamente un grande spot propagandistico attuato con successo da parte dei poteri forti locali che, di fatto, inculcano nei valligiani il solito “auto-compiacimento” (gioco di parole involontario, ma “prestabile” all’ironia, in questo caso) per la riuscita della manifestazione e la sensazione di aver la coscienza a posto per tutto il resto dell’anno. Ma in realtà nulla cambierà sotto il profilo dell’auto-dipendenza della stragrande maggioranza dei partecipanti, dunque lo scopo educativo della Valleevviva si dissolverà come una bolla di sapone. A questo proposito l’unica cosa sicura è che video come quello qui proposto relativo alla “città dei suv” oggi (domenica 3 ottobre 2010 n.d.r.) non lo vedremo proiettato da nessuna parte. Sarei felice, comunque, di essere smentito.

Firmato: un “suv-versivo” (Max)

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VIA STAVA ANNI '30

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LA BAMBOLA SABINA

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