22/01/10

LETTERE & INTERVENTI


Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Evgeny all’intervento di Marzio pubblicato il 4 gennaio scorso.


Caro Marzio,

stavo covando un intervento in questo blog per esporre alcune idee sullo sviluppo della valle e di Tesero. Idee che non sono in totale accordo con la linea di Ario ma che si possono conciliare con essa. La tua lettera mi costringe a cambiare tiro, ma forse riuscirò comunque a far passare qualche concetto.
Nel mio commento al post ho difeso (non lodato) la ristrutturazione dell'ex-Hotel Alma dall'accusa che essa fosse stata di natura speculativa. Nulla più. Nella brevità del commento non vi era spazio per, né era necessaria, una spiegazione più completa.
Il mio commento era dovuto perché tirava in ballo direttamente me (e i miei "interessi" come dici tu), ma esso era basato sulla logica, non su una convulsa difesa del mio ego e del mio orticello.
Qui spiegherò, visto che non é compresa, quella logica. Io non sono un ingegnere, geometra o architetto; mi sono ritrovato "piccolissimo imprenditore" e a tempo perso ragiono di economia. Non riuscirò quindi a colmare tutte le tue curiosità tecniche, ammesso che ce ne sia bisogno, perché semplicemente non se so niente.
Risponderò, per quanto mi è possibile, ai rilievi sollevati nel tuo intervento.
Le inconfessabili mediazioni. Questa domanda mi stupisce. Parli del "tipo di contrattazione" in quel posto così delicato. Siccome conosci le leggi edilizie molto meglio di me, sai che senza compromessi é impossibile costruire anche solo una legnaia. Non mi è chiaro se quando parli di “compromessi e mediazioni che potremmo dire eufemisticamente inconfessabili” ti riferisci a fenomeni di tipo mafioso o se tu non sappia cosa sia la politica. Tu assumi che i compromessi siano dannosi e deprecabili. Può darsi. Io credo, invece, che le leggi e le innumerevoli regole che ne derivano, confezionate da politici e tecnici in comunella, siano troppo spesso assurde, diseconomiche, prive di fondamento pratico. Su di esse si fonda il potere del burocrate (e ti risparmio le definizioni di Max Weber o del Zanichelli).
Molte leggi sono fondate su un qualche ideale teorico o estetico (lo stile, la sicurezza, la tradizione, il paesaggio etc.), decise e scritte in qualche stanza dopo innumerevoli ore passate a pesarne vantaggi e svantaggi per i singoli (ecco la contrattazione!), e infine sempre disconosciute nella loro applicazione pratica. Moltissime norme italiane e provinciali ingessano e danneggiano l'economia e il suo territorio, pretendendo magari di proteggerlo. Le leggi sono confezionate nell'interesse di qualcuno, non della collettività.
La scelta di ristrutturare l'ex-Hotel Alma e trasformarlo in due residence, quindi in un’attività turistica non certo speculativa, é stata dettata, come hai accennato, dalla constatazione che la vecchia struttura era ormai fuori mercato. Avremmo potuto vendere il vecchio stabile a un qualche costruttore della zona, che avrebbe potuto facilmente aggirare la Legge sulle seconde case, e portare a casa il piccolo gruzzoletto. Si é invece deciso di rischiare, nel solco della tradizione, di provare ancora a "fare turismo", in altra forma.
Se per te questa é una forma speculativa, aspetta, "un’attività, azione intesa a conseguire un vantaggio personale sfruttando senza scrupoli una situazione favorevole", così sia. Mi permetto di farti notare che la definizione é così ampia che essa comprenderebbe ogni attività imprenditoriale nella misura in cui essa costruisce il proprio lavoro su una situazione favorevole; ad esempio, per dire, i rivenditori di ricambi d'auto speculano "brutalmente" sulla fragilità della componentistica dei mezzi (la situazione favorevole); i meccanici, loro compari, speculano candidamente sul maggior numero di incidenti causati dalla avverse condizioni meteorologiche. Mi sfugge inoltre quale sia stata la “situazione favorevole”, la politica locale?
Ma andiamo avanti.
La scelta dello studio. Non credo sia necessaria una risposta. Ognuno a Tesero sceglie lo studio che preferisce, che sia quello vicino alla maggioranza o quello vicino all'opposizione o un altro, poco importa. Sulle contropartite non so proprio cosa dirti. A cosa ti riferisci? Mazzette? Favori?
"L'avanzamento". Faccio un discorso generale perché, ripeto, non sono un tecnico. Sostieni che l'avanzamento vada a "discapito della sicurezza al transito veicolare e pedonale dei passanti e clienti". Enfatizzi e dici che é pericoloso. Può darsi. Ti faccio però notare che essendo il terreno antistante all’edificio fino al ciglio della statale di proprietà dei residence stessi essi non costituiscono, almeno per ora, marciapiedi pubblici. Di più, la costruzione dell'ingresso in avanzamento, togliendo un potenziale posto auto, ha anzi creato un’ "isola" in cui i pedoni possono transitare.
Dici che ti saresti aspettato l'arretramento sulla linea degli anni '40-'50, ovvero, più o meno a livello degli edifici adiacenti. Ma non sono pericolosi anch'essi? Mi sfugge la differenza sostanziale che ti porta a definirci praticamente dei pericoli pubblici. E’ evidente che la soluzione al transito pedonale in quell’area è intimamente legata alla soluzione parcheggi per tutti i residenti sul tronco della statale. Ma dove farli?
Aggiungo che quando nevica teniamo i nostri piazzali puliti dalla neve agevolando il passaggio e il parcheggio. Prima ancora che la fresa del comune renda calpestabile il nuovo marciapiede di via Roma. Forse dovresti andarti a rileggere la "favola delle api" di Bernard De Mandeville; "vizi privati, virtù pubbliche". Magari aiuta a capire che il mito del regolatore pubblico, fallisce, e spesso. E che gli uomini non sono tutti avidi speculatori. E ancora, che l'interesse privato può anche avere esternalità positive.
Non credo che io o la mia famiglia possano avere qualcosa in contrario al rendere la zona più sicura.
Questo mi porta al punto successivo. Dici che l'aumento della cubatura (del 8 o 10%) ha aggravato la situazione dei parcheggi. Quest'ultima non é certo rosea (d'altronde non tutti hanno la fortuna di vivere in Arlazza), ma é migliorata. La richiesta di parcheggi per due residence di 6 appartamenti é sicuramente inferiore a quella di un albergo con 50 posti letto.
Dicevo delle leggi. Avrei rinunciato senza problemi all'aumento della cubatura, ma come ben sai, la metratura minima di un appartamento (anche nella forma di Casa Vacanze) è di 60mq. Non importa a nessuno, fuorché a me, che esso sia sovradimensionato per le esigenze di una coppia o una piccola famiglia in vacanza. Per inciso, interessa ancor meno che il costo per una coppia di giovani teserani lieviti inutilmente, rendendo la speculazione (questa volta si) più golosa e il sogno della casa più lontano.
Per quanto riguarda il restringimento della "striminzita area di parcheggio" a causa del cappotto ti sei già risposto. Non andrò certo a misurare larghezza e lunghezza, ieri e oggi. Mi basta osservare che fai apparire un peccato di lussuria (rivestimenti marmorei! suvvia!), ben "insignificante", ma che pur ci fu, una scelta invece eco-logica, volta al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni e dei consumi di combustibili fossili. Ossia, quando l'interesse privato é anche nell'interesse di tutti. Capita.
Dirò di più: fosse stato per me, l'avrei fatto molto più spesso quel cappotto. Ma anche in questo caso le leggi (che mi dicono siano in via di discussione) arrivano in ritardo rispetto alla libera iniziativa, al mercato, alla logica.
La posizione espressa nel tuo intervento é incentrata sulla sicurezza al transito. Non credo che questa sia sostanzialmente peggiorata dalla ristrutturazione e trasformazione in residence dell'ex-Hotel Alma. Che dire, piuttosto, del semaforo intelligente di nuovo spento? Ci siamo battuti affinché sia installato per “istillare” un minimo di civiltà automobilistica in valligiani e foresti. Mi piacerebbe vedere un limite al transito veicolare di 30-40 all’ora, esteso fino alla chiesa, visto che la strada è sì una statale ma transitante in una zona residenziale.
Il semaforo e l’effetto deterrenza dei vigili era una cosa appunto "intelligente" ed é stata eliminata. Oggi, di nuovo briglia sciolta, e 80 km all'ora sulle strisce. Alé! Tanto, di vigili neanche l'ombra (essendo sparita la situazione favorevole…).
Per finire, costruire alberghi, residence e altre attività intese a sviluppare la valle nei limiti della domanda e nel rispetto del buonsenso per me non costituisce un'attività speculativa. E', invece, rischio d'impresa, una cosa che va tutelata e regolata con leggi "intelligenti".
Capisco le tue osservazioni e condivido in parte i tuoi rilievi sul problema parcheggio e percorso pedonale in via Roma; ma non tutti hanno la fortuna di aver casa in mezzo a un prato verde. In assenza, si fa quel che si può. Un saluto,

Evgeny

1 commento:

  1. ottimo intervento Evgeny, anche se, a mio parere, non sei tu che devi giustificare una semplice ed azzeccata ristrutturazione, forse sarebbe meglio che il professor M. spiegasse come ha fatto lui ad edificare in una zona agricola. E' o era forse un' agricoltore??? Ed ora è un agricoltore senza animali ma con il trattore???

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