31/12/09

SÌ, SONO FRUSTRATO (MA SONO IN OTTIMA COMPAGNIA)


Gentile anonimo/a lettore/rice, una breve precisazione. La frustrazione che lei mi attribuisce è la conseguenza ineliminabile data da un sistema di vita che, alimentando un’azione tendenzialmente infinita di degrado socio-ambientale, priva l’essere umano dell’insostituibile fondamentale rapporto di equilibrio tra esso e il mondo in cui gli tocca vivere. È una condizione alla quale nessuno può sottrarsi. Quindi frustrati lo siamo un po’ tutti. Che poi taluni manifestino la propria frustrazione scrivendo e dicendo ciò che pensano (come fa, di tanto in tanto, il sottoscritto) cercando possibilmente e soprattutto di non compromettere ulteriormente la situazione socio-ambientale, ovvero (come fanno altri) avvinazzandosi in un’osteria, drogandosi nei bagni del Parlamento, girovagando stupidamente con un’automobile, andando a puttane, lavorando quarantott’ore al giorno, cercando inutilmente di sostituire ciò di cui abbisognano nel loro profondo mediante l’acquisto infinito e compulsivo di mercanzia di ogni genere, o ancora in qualsivoglia diversa altra forma e, così facendo, spesso, alimentando altro degrado, fa parte del libero arbitrio di ciascuno di noi. Paradossalmente il successo della cura che lei mi consiglia dipende proprio dall’esito, più o meno favorevole, di quella comunicazione che attraverso lo scrivere tento di fare, a dispetto suo, da un po’ di tempo. Ma, stando a quanto lei mi fa capire, la guarigione mi pare assai lontana. Ciò detto gradirei mi spiegasse, se mai riuscirà a trovare qualche mezzo minuto libero da impegni, cosa intende per “mettersi in gioco veramente”. In attesa di una sua laconica (e ovviamente anonima) risposta la ringrazio anticipatamente e la saluto.

Ario

7 commenti:

  1. Gent.sig.Ario se lei è convinto di avere la ricetta taumaturgica per risolvere iproblemi del nostro paese si candidi alle prossime "comunali", questo intendo per mettersi in gioco altrimenti è troppo facile parlare ,parlare ,parlare e partendo dal presupposto che nessuno è depositario della verità,forse neanche lei. Cordialità

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  2. Gentile anonimo, ormai è chiaro che il ragionamento non è nelle sue corde, ma le faccio comunque notare che non c'e molta logica fra l'esortare altri a mettersi in gioco e non firmare i propri commenti.

    Flavio

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  3. Vorrei spezzare una lancia a favore dei miei amici Anonimi.
    Se l'obiettivo del blog è quello di smuovere le idee, bisogna ricordare che esse non hanno un viso, un nome una icona. Sono idee e basta. Se a esse si vuole appiccicare un volto, si rischia di cadere nella logica del potere per il quale le parole e le scelte di chi “conta” valgono e pesano in maniera incomparabilmente maggiore rispetto a quelle di chi si muove su un profilo defilato, da uomo/donna della della strada.
    Personalmente mi colpisce la moltitudine anonima piuttosto che il gruppo ristretto ancorché riconoscibile.
    L'anonimato o la firma (vera o fasulla) rispecchia uno spirito di libertà, non di codardia o di coraggio.

    f.to: mrz 21r45 nnv L147r (pseudonimo, acquistato per pochi soldi all'IKEA nel reparto fai da te. Montatelo!)

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  4. L'anonimato, a mio parere, dovrebbe essere tolto almeno quando il commento si rivolge direttamente e specificamente ad una persona.

    Secondo punto, non penso proprio che Ario si ritenga depositario della verità. Penso invece che chi lo fa sia piuttosto chi la discussione la rifiuta.

    Riguardo al mettersi in gioco poi, credo che sia più esposto a sgradite conseguenze chi critica il sistema di chi ne fa parte silenziosamente. In fondo, non le sembra anche questo un "mettersi in gioco"?

    a.j.

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  5. Con simpatia caro sig.ARIO è evidente che chiunque non la pensi come lei è (secondo lei) persona che non sa ragionare.Comunque credo che non la disturberò più.Ad ogni modo che differenza c'è fra l'anonimato e chi critica a prescindere senza impegnarsi in prima persona e chi per altri motivi preferisce l'anonimato?

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  6. Le persone si portano dietro una storia e le idee che esprimono sono frutto dell'esperienza che tale storia ha portato con se. Conosco Euro da una vita ed è sempre stato per me un'esempio ed un modello di coerenza, la quale sappiamo, spesso non paga, anzi. Questo io ritengo sia il suo "mettersi in gioco". Spesso non sono d'accordo con il suo modo di porsi, ma so comunque che ciò viene dalla passione che da sempre nutre rispetto a certi argomenti e per questo ha tutto il mio rispetto. Se l'idea viene espressa da una persona con un volto ed una storia ha un peso, se viene espressa da un anonimo di cui non conosco alcunchè, ne ha inevitabilmente un altro. Questa è la differenza. Buon anno a tutti!

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  7. Attendo nuovi spunti di riflessione...
    sono passati diversi giorni dall'ultima pubblicazione!!
    Buon anno
    Adriano

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