04/12/09

A RIECCOLI!


Non è facile capire, in questo paese, il perché delle cose. C’è un che di antropologicamente misterioso, di unico, la scienza lo ha confermato, non ci sono più dubbi, siamo diversi. Qui dovrebbe venire Brunetta per studiare l’efficienza e il risparmio!
Sono le 7,48 passate da quattro secondi e ho già mandato a cagare il Tibu che sorridente e giulivo a bordo dell’Unimog sta venendomi addosso contromano, in via Fia. È soltanto un momento di debolezza. Un cedimento al nervosismo per un’indigestione notturna. Poi ci ripenso e mi pento per l’irriverenza. Che stupido che sono, al Tibu dovrò chiedere scusa. Siamo o non siamo in emergenza? Certo che sì. E allora è ben giusto che i mezzi di soccorso circolino dove e come gli pare. Le regole valgono per gli altri, mica per quelli che stanno soccorrendo la popolazione isolata da 7 millimetri di neve fresca! Altra cosa è capire perché oggi, proprio oggi che c’è sta cazzo di emergenza, le gomme da neve e i chiodi, che da un mese grattano solo bolognini e asfalto, si rifiutino di fare il loro dovere e che il comune debba dispiegare la sua intera flotta così di buonora! Mah? Forse le gomme invernali di nuova generazione iniziano a lavorare solo quando la neve supera i 20 cm. Boh… probabilmente è così. Dev’essere così!
Comunque ieri sera la mia boccia di cristallo me lo aveva predetto: “Domani mattina ti incazzerai con quelli del Comune”. Di solito ci prende però ogni tanto mi fa equivocare. Difatti, in questo caso, Ciro e i suoi prodi non c’entrano. È tutta colpa del Meteo. La nevicata era prevista da tempo. Per questo erano già pronti con i mezzi prima dell’alba. Ci mancherebbe anche che non lo fossero! La neve è la provvidenza di questo paese: per chi comanda e per chi ubbidisce, per chi sta sotto e per chi sta sopra. Un Ciro (a Lago) la fa, e un Ciro (a Tesero) la fa… destrigàr. Una provvidenza benedetta soprattutto perché, al di là dell’emergenza odierna che
nessuno mette in discussione (l’Abruzzo al confronto è niente…), questo è un periodo di magra per le maestranze comunali e la bianca dal cielo la attendono come la morte attende l’ammalato. D'altronde quando si è troppo efficienti può capitare di ritrovarsi… disoccupati: le luminarie sono già da giorni sistemate, il palco per san Nicolò anche, gli alberi di natale già issati nelle piazze, il presepio manco a dirlo… Caro Brunetta qui siamo a Tesero mica a Napoli! E allora che fare? Non è una domanda banale. È la domanda che da dicembre a marzo il grande Ciro, quello con Panda & Telefonino (tanto perché non lo si confonda con il suo omonimo già citato) si pone ogni mattina: “Cosa posso fargli fare oggi a tutta questa gente imboscata in magazzino?”. Il meteo, in questi casi, dà una mano. Da lunedì scorso anticipava che oggi, venerdì, sarebbe stato “molto nuvoloso con precipitazioni deboli o moderate diffuse, nevose anche a quote medio-basse…, a fine evento si prevedono apporti nevosi sino a 10 centimetri”. “Caspita! Troppa grazia San Liseo! Con 10 cm a fine evento e un po’ di accortezza posso dare lavoro ai miei uomini per una settimana, come minimo!” avrà certamente pensato il grande Ciro.
E così alle ore 6,45 precise Tesero era già presidiato da tutti i mezzi arancioni del comune. Un muscolare spettacolo di efficientismo tecnologico nel naturale spettacolo di una nevicata dicembrina. Un andirivieni coordinato di mezzi e di uomini. Sincronismi perfetti. Motori che cantavano contenti. E un parco macchine fantastico. Ho visto una nuova spazzola rotante bellissima e silenziosa spinta da un basso trabicolo. Ho visto un Unimog grande con una grande lama. Un Bremac medio con una lama media. E un coso piccolo con una lama piccola. Meravigliosi. E poi ancora uno strano soffiatore d’aria a motore, fondamentale in casi di emergenza. E ancora una nuova fresa a spazzola o una nuova spazzola a fresa, non ho ben capito. Bellissima. Infine, sul ponte, un uomo con una semplice pala. Molto belli e romantici anch’essi. Che spettacolo. Che efficienza. Che organizzazione. Non erano ancora le otto e già gli effetti della terribile perturbazione stavano per rientrare pienamente sotto il controllo delle squadre arancioni!
Bravi, quasi eroici. Per questo, a nome di tutti i paesani, attraverso questo blog, permettetemi di dirvi grazie. Di cuore.

L’Orco

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