10/12/09

LORENZO, EVGENY, FLAVIA E DINTORNI


I recenti commenti pervenuti al blog da due pensatori teserani in esilio volontario temporaneo all’estero ci danno l’occasione per una breve riflessione. Innanzitutto notiamo che anche qui a Tesero (non ci facciamo mancare proprio nulla!) abbiamo il problema della fuga dei cervelli all’estero. Non saranno moltissimi, ma certo è che la loro mancanza in loco si sente! Osserviamo anche quanto sia stupefacente il fatto (generalmente considerato ormai cosa banale) che un articolo proposto in rete possa venire commentato, da persone molto lontane tra loro, attraverso una triangolazione Italia – Danimarca – Germania, in tempo reale. La cosa sarebbe stata inimmaginabile soltanto 10 anni fa. Infine, al di là delle interessanti considerazioni di Lorenzo ed Evgeny, osserviamo che temi meno impegnativi o quantomeno più “vicini” a chi ci legge normalmente non vengano affatto discussi nel merito. Anzi, rettifichiamo, vengano commentati e discussi quasi soltanto dai sopracitati cervelli teserani in fuga. Sarà un caso che sulle questioni di casa (rare eccezioni a parte) rispondano solo quelli in “esilio”? È ben vero che non sempre ci siamo occupati di cose serie, a volte, forse il più delle volte, abbiamo anche scherzato. Ma in circa 2 anni e mezzo di scritti (nostri e di altri) argomenti (in particolare quelli inerenti al paese) su cui si sarebbe potuto esprimere un’opinione, fare una critica feroce o un leggero apprezzamento ce ne saranno pur stati! O no? Pur rischiando un’ inelegante caduta di stile ci tocca a questo punto precisare che se qualcuno pensa che quanto da noi scritto in questi due anni circa sia solo provocazione fatta per il gusto di fare, si sbaglia. Le nostre considerazioni nascondono sempre un fine filantropico e aspirano all’emancipazione sostenibile della nostra comunità paesana. Stiamo esagerando? Forse un pochino sì. Diciamo che già sarebbe bello se questa piccola goccia polemica riuscisse quantomeno a produrre, più in là, un minimo miglioramento delle cose di casa. E qui, per non scadere nel patetico profondo, ci arrestiamo e riprendiamo un commento di Flavia a proposito delle prossime elezioni comunali.
Dice Flavia: “(…) Mettiamoci in gioco. Molti di noi avrebbero testa, capacità e idee per poterlo fare. Molti.. Eppure tutti si limitano alle chiacchiere da bar, discorsi inutili, triti e ritriti.. Ritengo a mio avviso vergognoso che un paese di quasi 3000 abitanti presenti alle elezioni una unica lista, formata oltretutto da componenti che nel passato hanno coperto importanti sedie nella minoranza. (…) Bisogna rimboccarsi le maniche, con coraggio e buona volontà! Non fare nulla è un assenso silenzioso al presente.(…) Forse faccio parte anche io dei giovani cresciuti (con orgoglio) a "corte e nutella" ma ricordo a tutti che i trentenni di oggi saranno (volenti o nolenti) i vertici di domani! (e speriamo di un domani non troppo lontano)”
Bene. Condivisibile. In parte. Però, Flavia, lasciaci dire che per mettersi in gioco politicamente si dovrebbe come minimo entrare nel merito delle questioni per le quali ci si propone risolutori. Perché autorizzare l’inserimento del proprio nome in una lista elettorale ed eventualmente ottenere un successo di voto in un paese di 2800 persone non è un’impresa titanica. Può essere addirittura facile se si fa parte di un clan di ampio parentado. Sta, in ogni modo, nelle cose possibili. La questione vera è riuscire a sostituirsi a qualcuno proponendo qualcosa di diverso. Altrimenti tanto vale lasciare al proprio posto chi c’è già. E poi - come dici - in base a quale ragione i trentenni di oggi dovrebbero avere automaticamente il diritto di dirigere la politica e la società di domani? All’età? Alla prestanza fisica? Non crediamo che la capacità dirigenziale dipenda dall’anagrafe. Ciò che conta, trentenni o novantenni che siano, è avere capacità di risolvere i problemi e idee per gestire al meglio ciò che per delega devi amministrare. Il difficile è proprio portare novità, chiamarsi fuori dalla continuità, innovare… e amministrare bene.
Dunque se ti senti portatrice di questa novità è giusto che tu ti butti senza chiedere niente a nessuno. Senza sentirti in dovere di valutare le offerte altrui. Quindi, qualora così sia, a te e a quelli che con te condividono questo spirito nuovo e intendono sostituire gli attuali amministratori comunali proponiamo di esporre pubblicamente le vostre tesi, con giusto anticipo rispetto alla scadenza elettorale, in modo chiaro e diretto. E nuovo: il blog sarà a vostra disposizione, senza mediazioni. Se quelle idee son rose, fioriranno. Avete cinque mesi di tempo per farle circolare in rete, proporle ai lettori, confrontarvi con essi, e, a primavera, verificarne il gradimento degli e-lettori.

L’Orco

4 commenti:

  1. Di certo posso ritenermi soddisfatta dato che il mio commento ad un precedente post è stato da stimolo per nuove considerazioni in campo politico locale.
    Alcuni giovani si stanno già muovendo, parlano, pensano, decidono (o tentano di farlo). Forse sembra strano ma anche le nuove generazioni ogni tanto intavolano argomenti impegnati! Si parla del futuro, di quello che funziona e di quello che no, di quello che si potrebbe migliorare e di quello che invece andrebbe valorizzato. Ci sono.. ci manca solo da vedere se qualcuno avrà il coraggio di trasformare le parole in fatti..
    Io non mi ritengo una persona che può cambiare il mondo e nemmeno il nostro paese, e la sottile ironia sul presunto o possibile modo di raccattare voti è sicuramente voce di qualcuno che NON mi conosce. AMMESSO E NON CONCESSO CHE IO FIGURI IN UNA LISTA, mi auguro che eventuali voti mi venissero dati per motivi un pochino più seri che il sangue parentale!! Spero che il gratuito tono accusatorio del post sia solo uno stimolo per sollecitare una mia risposta. Se così fosse, ha raggiunto il suo scopo. Io comunque idee nuove ne ho, ovviamente nel campo che io conosco, senza nessuna presunzione di insegnare l'arte a nessuno. Non ho l'autorità per farlo e nemmeno le capacità. Non rinnego passato e presente anche perché, ricordiamocelo, non si possono nemmeno negare i benefici che gli attuali vertici hanno portato al paese. Io parlo di rinnovamento, non di rivoluzione! E’ diverso!
    Peccato che poche persone abbiano il coraggio di esprimersi su queste pagine, bloccando un sano e auspicato confronto, nascondendosi dietro ad un "utente anonimo" oppure con un pigro e codardo rifiuto al mettersi in gioco ("che penserali dapò de mi?"). Forse sarebbe ora che anche i giovani (che dovrebbero affiancare i meno giovani e non sostituirli!) dimostrassero coi fatti che NON vivono di solo sport, alcool e divertimento! Arthur Rimbaud diceva "La vita é una farsa dove tutti abbiamo una parte" ..ma l'interpretazione è tutta un'altra cosa..

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  2. Trovo interessante la lettura di questo blog. Si INTERESSANTE perchè spazia fra argomenti di natura internazionale e locale.
    Di certo i più letti saranno i post "etichettati" politica (locale) e TESERANITà.
    Soffermandomi su quest'ultime devo dire che molte affermazioni sono condivisibile altre meno, ma comunque danno modo e stimoli per la riflessione.
    Ma io mi chiedo perchè uno deve mettersi in gioco se come dice "l'orco" uno non fa parte del clan e non è cresciuto alla corte di A di B di C di P, sarebbe tempo sprecato.
    L'Orco stesso dalla sua esperienza politica ha tratto poche soddisfazioni e manco (almeno credo) intende più ricandidare. Perchè? Nel 1990 i verdi avevano avuto un buon successo di consensi con un proprio rappresentante in Giunta.
    Ma me lo chiedo anch io il perchè in un paese di 2800 abitanti non esista alternativa.
    A Ziano alle ultime elezioni l'attuale sindaco e giunta hanno ribaltato i pronostici, si sono dimostrati vincenti e con un buon lustro amministrativo.

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  3. Caro Orco,
    grazie per il "pensatore" ma mi sembra un pò troppo. Stando "fuori" si osservano le cose con distacco e prospettive diverse, che uno lo sia fisicamente o semplicemente con la mente (come riescono a fare in pochi anche restando a Tesero) poco importa.
    Il tuo post sarebbe da incorniciare, non perché vi compaio sotto il mio "pseudonimo sportivo" ma perché, spiega con semplicità cosa dovrebbe essere una piccola democrazia. Nella mia breve esperienza in enti quali CML, Corte etc. ho però notato un'anomalia non solo teserana. Non basta avere idee nuove. Si parla e si discute molto, moltissimo, si da voce alle novità, ci si scanna sui dettagli, ma quasi mai ne esce una sintesi. Non l'esser brevi ma il mettere insieme più proposte, più novità. Questo no. Niente sintesi. E' sempre la linea di questo o quel "capo" a passare. Quella predeterminata. E allora la discussione è fine a se stessa, é convenevoli, sterile, spreco di tempo e fatica.
    Se Flavia e chi con Lei avranno delle buone idee ben vengano. Siamo disposti a discuterle. Ma siamo sicuri che loro siano disposti a metterle in discussione?
    Evgeny
    Ps. se così fosse sappiate che avrete tutto il mio appoggio, per quel che vale... Ad maiora!

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  4. Non posso che ribadire l'acuta osservazione di Evgeny.Nel contesto paesano (ma non solo) i ruoli di vertice sono interpretati in modo quasi sempre autoritario. Ciò penso sia dovuto ad un mal celato senso di inadeguatezza che porta ad una continua necessità di autoaffermazione.
    Mancano delle figure che sappiano mettere assieme, rielaborare idee diverse, che non temano il confronto e che non si sentano sempre messe in discussione.
    D'altra parte ci vuole carisma e strumenti culturali di un certo tipo per attuare una linea diversa.

    (un saluto ad Evgeny)

    Cara Flavia, se si vuole puntare ad un rinnovamento bisogna come minimo pensare in termini di rivoluzione, soprattutto in un paese sempre più statico e sclerotizzato nei sui riti...
    D'altra parte credo sia difficile che il rinnovamento possa venire da chi rivendica orgogliosamente di essere crescuito a nutella (passi) e corte...

    Flavio

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