19/11/09

MA A CHI PARLO? A UN DICIOTTENNE O A UN CENTENARIO?


Gentile lettrice o lettore anonimo, in premessa vorrei fosse chiaro il punto di partenza del breve ragionamento, e cioè che il sistema economico, in cui ci troviamo impantanati e i cui costi ambientali e sociali sono sempre più evidenti, non potrà stare in piedi ancora per molto, che il tempo della svolta a questo punto è improcrastinabile, che di conseguenza il nostro stile di vita, volenti o nolenti, con urgenza va modificato e che abbondanti boccate d’aria nuova, anche nel nostro piccolo, andrebbero inspirate profondamente. Ciò detto vengo alla tua domanda a proposito di idee al potere. Ti chiedi quando vedremo qualcuno mettersi in gioco e offrire un’alternativa all’andazzo attuale (che peraltro la maggioranza sembra apprezzare alla grande…). Io penso che per vedere al potere idee diverse, occorra innanzitutto che le stesse possano girare liberamente e senza timori per essere condivise e accettate. È la condizione fondamentale. Invece pur trovandoci, a pochi giorni dal 2010, in un sistema politico nominalmente arcidemocratico, con al governo nazionale da quasi vent’anni e quasi ininterrottamente un signore che si professa ultralibertario, che ha creato un partito denominato niente di meno che Popolo delle Libertà, al quale partito la gran parte degli italiani continua a dare incondizionata fiducia, eccetera, eccetera, eccetera, le idee ‘diverse’ stentano a circolare. Nel nostro piccolo è la stessa cosa. Forse peggio. Qui da noi in un panorama informativo, come scrivevo recentemente, abbastanza desolante, il monopolio della Verità è affidato a una radio privata asservita al potere economico locale. L’immagine della nostra realtà geografica che essa trasmette al di fuori ma soprattutto fa credere al di dentro è quella di un Paese dei Balocchi o di un Bengodi idilliaco e senza fine. In realtà la nostra economia più importante e il suo indotto basano su un presupposto insostenibile: l’inesauribilità del territorio a disposizione! Tale economia si sostanzia (per ragioni di tempo qui semplifico indecentemente) nella realizzazione di nuove case e nuove strade, che poi la promozione di eventi sportivi di richiamo internazionale, in un vortice tendenzialmente infinito, alimenta e giustifica al contempo. Pura follia. Crediamo davvero che ogni nuovo abitante possa costruirsi una nuova casa? Ma nessuno apre bocca. Parlando recentemente con un impresario edile locale mi diceva che a questa economia non c’è alternativa. E invece ci deve essere. E c’è. Ma bisogna entrare in un ordine di idee, appunto, diverse! Ed ecco quindi l’importanza del farle conoscere e farle girare.
Nel mio piccolissimo posso dirti che anni fa in gioco mi ci ero pure messo, proprio in quel 1990 di cui scrivevo in quel post. Ma sono finito col mio collega d’avventura all’opposizione (in 2 contro 13). E per cinque anni le mie e le sue idee e i nostri suggerimenti (niente affatto stravaganti o irrealizzabili sia ben chiaro, magari a volte minimalisti) non sono mai stati considerati degni di nota soltanto perché, probabilmente, nessuno, noi compresi, riuscivamo a capire quanto essi in paese fossero condivisi e sostenuti. Ti assicuro che discutere con i sordi e interloquire con gli anonimi non è affatto facile. È un esercizio propedeutico per raggiungere velocemente… Pergine. Poi ti abitui ed infatti da due anni e mezzo a questa parte su questo blog io, per scommessa, per così dire scrivo alla luna…
Per trovare quindi qualcuno disposto a mettersi nuovamente in gioco per portare novità e dare ossigeno al ragionamento occorre che chi quelle idee condivide le sostenga alla luce del sole e non tema di essere individuato e magari messo all’indice. Se invece, a oltre 300 anni dalla fine della caccia alle streghe, non si ha neppure il coraggio di mettere in calce ad un commento ragionevole, in un blog letto da 4 gatti, il proprio nome e cognome, come si può sperare che quelle idee possano circolare, vengano condivise da un numero crescente di persone e un giorno addirittura raggiungano il potere?


L'Orco

2 commenti:

  1. ma chi elo sti famosi mr.P e mr.B?

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  2. Sono completamente d'accordo con l'Orco.
    Forse è vero che gli intellettuali, (o "criticoni", per dirla alla tiézera) non hanno il carisma per trascinare un numero sufficiente di persone al cambiamento, ma se anche quelle poche persone che le idee dei suddetti le condividono, non hanno il coraggio (o la voglia) di firmare un misero commento ad un blog, è facile concludere perché di alternative non se ne vedono. E autorizza anche il sospetto che l'autore del commento sia uno dei tanti doppiogiochisti, che esprimono il proprio parere in anonimo per sentirsi in pace con la propria coscienza, ma si comportano in tutt'altro modo quando entrano in gioco interessi più materiali.

    Riguardo al post nello specifico, aggiungo che un politico una volta mi disse "saggiamente": "Bisogna sempre saper trovare un compromesso". Che acuto politologo! Tale compromesso però, normalmente è trovato come punto d'equilibrio tra i diversi pareri di chi comanda, e raramente o mai eseguendo una discussione (degna di questo nome) che comprenda anche il parere di chi la pasta non la mena, per quanto la sua opinione possa essere sensata.

    lorenzo

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