17/11/09

CHE BANDA!


I concerti fuori stagione ci piacciono. Pochi fronzoli, poca retorica, pochi ringraziamenti, poche presentazioni. Sobrietà. Essenzialità. Musica!! Subito, senza attesa. Forse mortificano un po’ i suonatori per l’assenza di un pubblico numeroso. Ma per contro, in quei casi, quello presente è genuino e a concerto va per ascoltare melodie, armonie, ritmi. Non per gremire la sala e sbafarsi inutili e prolissi convenevoli, ciance e salamelecchi spropositati distribuiti a gratis da pulzelle in costume. È per questo che siamo sempre stati riluttanti a dare conto delle produzioni musicali endogene del borgo. Siamo allergici alla retorica sovrabbondante che ad ogni esibizione della banda di Tesero (ma vale per qualsivoglia altro gruppo teserano) non ci viene mai risparmiata. È un vezzo antico che denota mancanza totale di buon gusto. Spesso un’arma a doppio taglio se qualcuno, accidentalmente, oltre al resto magari anche ascolta.
La Musikkapelle Zwölfmalgreien è composta da poco più di 40 elementi tutti intensamente motivati e condotti da una giovane entusiasmante Maestra, carismatica e di grande energia. Va detto, per quel che ricordiamo, che la direttrice dispone di materiale di primissima qualità perché se suonare dev’essere il motore aggregante di un musicista dilettante, per i componenti della banda bolzanina suonare è il motore, cosa che, quando si parla di dilettanti, al contrario di ciò che comunemente si crede, non è affatto ovvia! Lo sentimmo subito al primo attacco, l’anno passato e l’immediata successiva impressione fu di trovarci al cospetto di un complesso di grande sensibilità musicale. Di un ensemble affiatato e di qualità tecnica superiore. Sì, una grande banda con gli attributi giusti. Ah, dimenticavamo, per suonare bene 40 elementi bastano ed avanzano, garantiscono equilibrio tra i reparti e un volume sonoro ideale.
Dunque, questa volta, eccezionalmente, invitiamo i nostri quattro lettori a non mancare mercoledì 18 novembre alle ore 21.00 presso il teatro comunale di Tesero. Non resterete delusi.

A.D.


La banda di Dodiciville venne fondata nel 1920 dal commerciante bolzanino Emil Duca. Per costituire il sodalizio si avvalse di suonatori provenienti dalla già esistente banda dei vigili del fuoco di Dodiciville che lui stesso si incaricò di istruire. Nonostante le molte difficoltà sia economiche che politiche, grazie alla disponibilità di gran parte della popolazione del sobborgo bolzanino il giovane sodalizio riuscì ad acquistare gli strumenti necessari e a dotarsi di una divisa. Sotto la direzione del primo maestro, Cyrill Deutsch, già nel 1921 la banda tenne il suo primo concerto. E due anni dopo le cronache riferiscono di ben 32 uscite pubbliche effettuate. Tra i maestri che si avvicendarono alla direzione del sodalizio bolzanino ricordiamo il teserano Lino Deflorian che lo guidò dal 1946 al 1961. Nell'intervallo fra le due guerre la banda ebbe a lottare con difficoltà di ogni genere. E fu soltanto per l'affiliazione all'Azione Cattolica che riuscì a salvarsi da un sicuro scioglimento da parte dell'autorità fascista dell'epoca (che non vedeva di buon occhio tutto ciò che sapeva di tedesco). Superato il periodo bellico, a partire dal 1946 venne ripresa con nuovo slancio l'attività musicale e la Musikkapelle trasferì il grosso dell'attività concertistica sempre più verso il centro della città di Bolzano. Il successo di questa nuova logistica non mancò, e grazie a ciò si fece una buona nomea anche oltre i confini della provincia altoatesina ed ebbe la possibilità di eseguire interessanti concerti all'estero. Nella primavera del 1967 con l'apertura del Walterhaus si aprì per il complesso musicale un nuovo campo di attività: quello delle esecuzioni in sala. Annualmente adesso, alla chiusura della stagione musicale, la banda organizza al Walterhaus un concerto, il quale, accanto alle numerose altre manifestazioni che ivi si tengono, è diventato un appuntamento fisso per i bolzanini. Nel 1978 è uscito il primo disco della banda di Dodiciville, quasi in contemporanea ad un'altra registrazione di musica popolare e di balli effettuata in collaborazione con diversi cori. Nel 1984 la banda registrò, assieme ad altre 4 bande altoatesine un disco commemorativo del Tirolo e questa registrazione costituì la base per un film televisivo che l'anno successivo venne trasmesso dalla stazione di Bolzano della Rai. Altre registrazioni vennero fatte nel 1986, 1995 (per il 75° di fondazione) e nel 1997 (per la dedicazione al Sacro Cuore). In occasione del 75° di fondazione del corpo musicale vennero eseguite 4 anteprime commissionate a famosi compositori europei e distribuito al grande pubblico un panflet celebrativo della storia della banda. In questa circostanza la RAI Sender Bozen, che aveva prodotto una serie di reportage relativi a 4 bande musicali sudtirolesi, trasmise anche quello della banda di di Dodiciville. La nostra maestra Cäcilia Perkmann (1983) nata a Vilpiano si trasferì subito a Meltina e poi a Tesimo. Diplomata al conservatorio Monteverdi di Bolzano in clarinetto insegna nell'istituto musicale. Ha studiato direzione di banda all'università musicale di Linz e all'ISBE (istituto superiore bandistico europeo) a Mezzocorona e Trento e ha frequentato con successo alcuni corsi di perfezionamento in Italia e all'estero. Fra i suoi maestri citiamo Roberta Gottardi, Bruno Righetti, Johann Moesenbichler, Perter Wesenauer, Maurice Hamers e Jan Cober. Durante lo svolgimento dei corsi ha collaborato con diverse orchestre internazionali come la Hochschulblasorchester di Augusta e L'orchestra radiofonica di Lipsia. Cäcilia Perkmann diresse dal 2003 al 2006 la banda musicale di Tesimo e dal 2006 conduce la Banda di Dodiciville.


Tratto dal sito ufficiale della Musikkapelle Zwölfmalgreien e liberamente tradotto per il blog

1 commento:

  1. Innanzitutto un meritato “bravi!” alla banda di Dodiciville–BZ e alla M^ Cäcilia Perkmann per il concerto di mer. 19/11 (l’esibizione era in realtà una prova generale del prossimo impegno ufficiale previsto per sabato 28/11 a BZ). Come l’anno scorso, anche questa volta si è trattato di una notevole lezione di musica bandistica per il pubblico presente, purtroppo composto da non più di 40-50 persone in tutto, in gran parte bandisti e appassionati della musica per banda, recatisi al concerto per ascoltare. Una banda di questo livello meriterebbe senz’altro un pubblico più numeroso, ancorché silenzioso ed attento (elementi che, purtroppo, spesso mancano).
    Detto ciò, non posso non commentare il post “Che banda!”, dato che tira in ballo, con uno sfogo abbastanza gratuito, la banda di Tesero (che, ricordo, era coinvolta dal punto di vista organizzativo nell’evento di cui sopra -allestimento conchiglia su richiesta del CML-; inoltre, è il caso di ricordare che la BSEDT promuove la musica bandistica da 14 anni a questa parte anche con una rassegna primaverile, fuori stagione, che vede la partecipazione di bande di buon livello e che è sempre stata intesa come opportunità, offerta a bandisti e pubblico nostrano, di ascolto e di crescita musicale). Alcune considerazioni sintetiche circa le osservazioni poste da A.D.
    1.Perché chiamare in causa la banda di Tesero in un articolo teso a promuovere un concerto di un'altra realtà? Non bastava dire “stasera suonerà una banda che merita di essere ascoltata, siete tutti invitati”? O lo scopo principale era quello di denigrare, appunto gratuitamente, la banda di Tesero (e non solo, visto che il riferimento è a “qualsivoglia altro gruppo teserano”)? A che pro? Cosa abbiamo fatto di male ad A.D.? O forse trattasi di provocazione per il solo gusto di vedere la nostra reazione? Oppure il bersaglio era soprattutto il pubblico che viene ai nostri concerti e che, ahimè, latita in occasioni come quella cui sopra?
    2.Dov’è tutta questa retorica sovrabbondante nei nostri concerti? Presentare (in maniera positiva, ovviamente) al pubblico il frutto di mesi di prove e impegno è per caso vietato? Mica diciamo, e ci mancherebbe altro, che siamo la miglior banda in circolazione o cose del genere: lungi da noi questo atteggiamento auto-celebrativo. Siamo consapevoli dei nostri limiti (come pure delle nostre potenzialità), tipici di un gruppo di musicisti amatori.
    3.I ringraziamenti agli enti, oggettivamente, sono doverosi (per il sostegno sul piano economico di cui le associazioni come la nostra possono beneficiare) e sono aspetti che rientrano nell’evento “concerto”, non si possono certo eliminare. Mi sembra che ai nostri concerti quest’aspetto sia sotto controllo e rientri nella norma.
    4.Il post apre con un riferimento alla sobrietà, alla “poca retorica”.Tuttavia, in contraddizione con questo auspicio, viene poi pubblicato il curriculum della banda di Dodiciville: non è forse anch’esso un po’ autocelebrativo? D’altra parte una presentazione in campo musicale, come in tanti altri ambiti, non può che essere connotata in senso positivo e auto-promozionale.
    5.Il discorso del “suonare come motore aggregante di un gruppo di musicisti dilettanti” è senz’altro condivisibile e, poiché la critica era rivolta -di riflesso- alla nostra banda, va detto che siamo pienamente convinti dell’importanza di questo aspetto e il nostro costante impegno è proprio in quella direzione, senza tuttavia trascurare il piano sociale, aspetto che deve essere la naturale conseguenza dell’aggregazione intorno all’elemento fondante del suonare in gruppo, possibilmente al meglio delle proprie capacità.
    6.Infine un’ultima precisazione: la banda di Dodiciville mer. 19/11 era sì composta da 40-45 elementi come viene detto nel post, ma in realtà l’organico al completo è di quasi 60 suonatori (cfr. www.mkz.bz.it/mitglieder.php e www.vsm.bz.it/de/bezirk-bozen/musikkapellen.asp). Una quindicina di loro però mercoledì sera erano assenti.

    Cordialmente,

    Massimo Cristel - BSEDT

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