Da un nostro inviato
Si è tenuta lunedì 16 novembre, presso le Tessare, l’adunata Cornacci per discutere dell’organizzazione dei corsi di sci da fondo per i ragazzi affiliati al sodalizio sportivo del paese centro avisiano. Il presidente Vaia, con sentito rincrescimento, ha comunicato ai soci presenti che da quest’anno l’ITAP s.p.a., gestrice del Centro del Fondo di Lago, negherà alla società sportiva teserana l’uso dei campi innevati per gli allenamenti degli allievi. Dopo un breve ma significativo momento di incredulità generale, nell’uditorio, tra gli astanti, una voce di dissidio si è levata con forza, quella del signor M.V., che rabbiosamente ha così commentato l'incredibile notizia: “’l Comüne ‘par interesse generale’ con la servitü ‘l s’ è tonto i fondi e adess la ITAP no ‘l ne li laga pü dorar! L’è ‘na vergogna! A mi me stà sü i cojoni ‘l De Godenz!” L'uomo è stato immediatamente zittito.
Si è tenuta lunedì 16 novembre, presso le Tessare, l’adunata Cornacci per discutere dell’organizzazione dei corsi di sci da fondo per i ragazzi affiliati al sodalizio sportivo del paese centro avisiano. Il presidente Vaia, con sentito rincrescimento, ha comunicato ai soci presenti che da quest’anno l’ITAP s.p.a., gestrice del Centro del Fondo di Lago, negherà alla società sportiva teserana l’uso dei campi innevati per gli allenamenti degli allievi. Dopo un breve ma significativo momento di incredulità generale, nell’uditorio, tra gli astanti, una voce di dissidio si è levata con forza, quella del signor M.V., che rabbiosamente ha così commentato l'incredibile notizia: “’l Comüne ‘par interesse generale’ con la servitü ‘l s’ è tonto i fondi e adess la ITAP no ‘l ne li laga pü dorar! L’è ‘na vergogna! A mi me stà sü i cojoni ‘l De Godenz!” L'uomo è stato immediatamente zittito.
Sarebbe, inutile dirlo, un colpo abbastanza basso al fondo teserano e valigiano in genere. Vi faccio però notare che in 6 anni dai mondiali del 2003, anno in realizzò finalmente una struttura fissa (dopo il fai e disfa del '91) tutti senza distinzione hanno potuto sciare gratuitamente sulle piste di Lago, pagati dalla fiscalità generale. Un unicum che né a Lavazé né in altri centri del fondo trentini si ritrova. Allora, signori, il fallimento del pubblico é nell'incapacità di gestire l'impianto, ove si pattina per 5 euro un' oretta ma scia tutto il giorno gratis. Forse il privato potrebbe/dovrebbe fare di meglio? Se il pubblico non trova il compromesso giusto, chi altri? E la Cornacci invece di fare tragedia, ha mai sentito parlare della parola "politica"? (Visto che essa é somma beneficiaria di trasferimenti comunali comandati, a quanto pare da codeste pagine, da Mr. P?)
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