11/10/09

LES JEUX SONT FAITS (CHE TUTTO CAMBI PERCHE’ NULLA CAMBI)


Il conto alla rovescia è già iniziato. Nella primavera del prossimo anno il popolo sovrano di Tesero p.d.p. sarà chiamato di nuovo alle urne. La campagna acquisti/cessioni dei futuri reggitori delle sorti municipali è in pieno fermento e nelle segrete stanze del potere l’ineffabile signor P, tra alambicchi e depliant promozionali, sta cogitando alla giusta miscela per predisporre la squadra che, manco a dirlo, si aggiudicherà senza patema alcuno le cinque migliori poltrone del palazzo. Non è dato sapere se altri, in altre stanze, più dimesse, stia parimenti lambiccando. Improbabile, anche se non è detto.
Gli scommettitori del toto – candidati – Tesero sono ancora pochi ma aumenteranno di giorno in giorno, via via che ci si avvicinerà al periodo caldo del voto. Allora, solo allora, anche gli avventori delle tante osterie del paese (anzi i tanti avventori delle poche osterie) prenderanno parte al gioco che, giunto al suo culmine, appassionerà per qualche giorno tutto il borgo. Nel frattempo, solitario e indefesso, l’ineffabile signor P avrà verificato l’affidabilità dei nuovi innesti e ponderato la resa degli uscenti. La nuova squadra dovrà dare garanzie al paese: anche stavolta, all’orizzonte s’intravedono i mondiali… E questa volta non ci saranno sorprese!! Il Nostro, sa il fatto suo, eccome, e per restare in assoluta sicurezza, pescherà a piene mani nelle associazioni, da sempre fucina di elementi fidati. Consiglio parrocchiale, filodrammatica, astrofili, cori, banda, sportiva, forniranno il materiale umano ideale. Tra gli attuali peones “maggioritari” qualcuno dirà che finalmente è finita, altri, senza nulla pretendere e con caparbio spirito di servizio, rimarranno al loro posto nell’insignificante ma fondamentale compito di alzare ogni tre mesi la manina.
I più attenti alle cose di palazzo ricorderanno certamente che nel 2005 la nostrana tenzone si concluse sul filo di lana con la vittoria, per una ventina di voti di scarto, della squadra del sindaco uscente. Si disse, allora, che furono i Laghèri a far pendere l’ago della bilancia a favore di quella parte politica. Anzi, meglio, si disse che erano stati i “Petoli” con il loro entourage che all’ultimo momento cambiarono cavallo (loro che di cavalli e di vacche se ne intendono!) , per non rischiare di perdere l’autorizzazione per la costruzione di una tettoia, e anziché sul Maurizio, cui avevano promesso il loro appoggio, “montarono” sul Gianni. Speriamo che stavolta non ci siano promesse di licenze in ballo, ché poi magari non ci tocchi montare su un musso. Ad ogni modo, dopo 15 anni di onorato servizio ad esclusivo beneficio della collettività, il buon Gianni, recordman assoluto e insuperabile di monta del più importante scranno nostrano, lascerà palazzo Firmian. Il Gianni è stato un buon sindaco per questa gente. Il migliore di sempre. Perlomeno nessuno di quelli che in questo periodo stanno cercandone il sostituto, ed in particolare l’ineffabile signor P potrà dire che non abbia fatto ciò che doveva fare. Tutto, ma proprio tutto è stato eseguito a puntino. Dunque non sarà facile sostituirlo. L’uscita di scena del Gianni potrebbe portare a un rimescolamento generale delle carte, addirittura con possibili cambi di casacca di elementi dell’attuale minoranza. Per la successione al trono da lui occupato per tre lustri consecutivi, il suo attuale delfino, il Giovannino dal Büs, teoricamente dovrebbe essere in pole position. Ma c’è da vedere se in questi 6 mesi circa che ci separano dal voto riuscirà a dare quelle garanzie che l’ineffabile signor P pretende. Se riuscirà, la scalata del Giovannino libererà il posto di vice e del suo collegato assessorato. Il nodo da sciogliere più ingarbugliato, cui il Nostro sta lavorando, è proprio questo. Ne riparleremo in altra occasione. Per le altre poltrone eccellenti diciamo subito che l’egregio Alan sarà senz’altro riconfermato. Checché ne dicano i detrattori, a nostro modesto avviso nel suo incarico è stato il migliore che Tesero p.d.p. abbia avuto negli ultimi 25 anni. Se non getterà la spugna per superiori ragioni professionali resterà al suo posto anche l’ottimo Walter che in sinergia totale con l’ineffabile signor P è da tempo il miglior ambasciatore all’ ”estero” di Tesero p.d.p. Resta un piccolo dubbio sul posto di assessore alla cultura. La Lia ci terrebbe a rimanere, ma tra le nuove promesse, in quel ruolo la competizione è fortissima e l'ineffabile signor P potrebbe alla fine decidere di puntare su un giovane. Con ogni probabilità (e glielo auguriamo) alla fine quel posto sarà dell’amico Massimo (Panetti), dotato della giusta vivacità e in grado di sapersi giostrare in pubblico con la sicurezza e la padronanza che quel ruolo pretende. Quello alla cultura è, per il momento, l’assessorato ideale per lui. Ritornando ai candidati destinati al ruolo di peones il Nostro punterà su un discreto rinnovo. Qui le ipotesi sono molte ma un paio di nomi possiamo anticiparveli: saranno prossimi consiglieri l’Andrea (Deli) e la Fla-Vina.
Sull’ attuale minoranza invece è ancora buio pesto. Potrebbe decidere di implodere e scomparire per sempre per non morire di rabbia inutilmente. Stare in minoranza non è agevole. Di fatto l’opposizione si logora a prescindere nell’inutile e immodificabile gioco del 5 contro 10 cui l’attuale legge elettore la relega. E chi dunque vorrà ancora gettare energie così improduttivamente? I “minoritari” uscenti sono tutti esausti e sfiduciati. Solo un improbabile estremo atto d’eroismo potrebbe produrre ancora una lista d’opposizione. Forse l’ottima e battagliera Giuliana potrebbe farsi una lista da sé. In caso di improbabilissima vittoria risulterebbe la prima donna sindaco del borgo. Non male! Ha il piglio giusto e la competenza burocratica necessari per la presa immediata del potere. Senza tirocinio e “delfinato”. Subito. Come a suo tempo fece peraltro il Gianni. Ma chi potrebbe seguirla nella stanza dei bottoni tra i suoi attuali compagni d’avventura? L’Alberto l’opposizione certo l’ha fatta, a volte anche con furore, e senz’altro con impegno e con capacità, peccato che, come gli dicemmo un po’ di tempo fa, anche lui sia geometra. Cazzo, i geometri non dovrebbero neppure metter piede nel Palazzo, altro che balle! (ma qui se penso al Gianni mi vien da ridere). Nel nostro piccolo sono in conflitto d’interessi permanente, quasi quanto a livello nazionale il dio di Arcore. L’Alberto quindi no. La Laura? Mah? Mi pare sfiduciata pure lei. Il Ciüla? Boh… Non so in che rapporti stia con la Giuliana. Forse sì, chissà. E infine il Maurizio, ma lui è impossibile che segua, casomai precede. Il Maurizio quindi no. La lista, se ne avrà ancora voglia, se la farà per conto suo o forse, come già fece 15 anni fa si butterà con gli “Alleati” che proprio quel posto libero da “vice” probabilmente glielo darebbero. Insomma, morale della favola, non è facile raffazzonare 15 elementi per stampire una lista minima, che abbia un capo e una coda, senza il patrocinio dell’ineffabile signor P. A meno che non si faccia come di solito (eccezion fatta per una volta sola oltre 20 anni addietro) si è sempre fatto. E cioè si contattano a casaccio una trentina di persone, emarginate da quel bacino associazionistico di cui parlavano innanzi, con le quali ci si ritrova quindici giorni prima del voto all’Olto Bel. Si ordina, si beve e si paga un rosso buono, (all’uopo consigliamo un cabernet Trentino DOC meditativo Mastri vernacoli anno 2003) ci si racconta un paio di barzellette, si riordina, si ribeve e si ripaga un altro rosso buono con oliva (per il secondo giro consigliamo un marzemino d’Isera Etichetta Verde anno 1991), si attende speranzosi che la pregiata miscela faccia il suo effetto, si cava la brusca e voilà, Tesero è servito, ecco la nuova lista alternativa


L’Orco

P.s.
Caro Settembrini è un po' che non ti sento. Se mi leggi batti un colpo. Ciao.

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