27/10/09

“CONNECTING PEOPLE “


Alla corta o alla lunga voler stare ai tempi ed essere adeguatamente moderni può far emergere non poche contraddizioni. Oggigiorno nessuno fa più caso alla musichetta che si diffonde nei supermercati mentre si fa la spesa. Si iniziò qualche decennio fa. Adesso per quelli che hanno vent’anni, o giù di lì, sembra una cosa del tutto ovvia, naturale. Ma non è sempre stato così. Per chi, come il sottoscritto, visse quel fondamentale passaggio dall’essenziale nar a provéder al superfluo to go shopping, la cosa apparve effettivamente strana all’inizio. Poi ci si abituò. In seguito capimmo che si trattava di una tecnica di condizionamento subliminale per far disconnettere temporaneamente il cervello e stimolare la compulsione all’acquisto. Dietro a quelle innocenti musichette non si nascondeva dunque alcun intento filantropico. Nient’altro che psicologia applicata alle strategie di marketing.
Ormai in ogni luogo di interesse pubblico (eccezion fatta – per ora – nell’amministrazione pubblica) è un proliferare di apparecchi diffusori di suoni e immagini, quasi sempre peraltro di gusto discutibile. E così, giorno dopo giorno, al paziente del dentista, piuttosto che al cliente della cooperativa, o del bar sottocasa, si somministra un’ulteriore e 'gratuita' dose di rincoglionimento. Da un po’ di tempo, inopinatamente, anche la nostra cassa rurale si è attrezzata alla bisogna. Stupisce che il benemerito istituto di credito, sempre pronto al mecenatismo culturale, volto a mantenere quel filo importante tra presente e passato e quindi a tener desta la soglia critica del confronto tra ieri e oggi, si sia premurato di piazzare un maxischermo televisivo nel salone principale, limitando la possibilità di conversazione tra i clienti in attesa del proprio turno. Non sappiamo da chi sia partita l’idea, ma almeno in questo caso la logica della bella trovata ci è oscura.
Si vive in un mondo alienato e alienante sempre più ostile all’interazione sociale e dove le occasioni estemporanee per parlare, per confrontarsi e per discutere diventano sempre più rare. E quando quell’unica opportunità quotidiana si presenta, magari sotto forma di coda allo sportello della banca, la si compromette quasi fosse un’eventualità terrificante. Dalla cassa rurale non ce lo saremmo aspettato. Ma forse pensiamo male (come sempre!). Forse in questo caso l’intento è davvero filantropico. E forse con questa trovata la benemerita intendeva soltanto mitigare il senso di solitudine e di smarrimento, a volte addirittura di panico, che ci prende prima di entrare dentro a quei suoi confessionali vetrati... Così adesso, anche in banca, grazie ad un moderno televisore, puoi stare tranquillo, eviti di parlare 'a sproposito' delle cose locali e soprattutto hai la possibilità di non perderti nulla di ciò che accade in tempo reale sul pianeta. Sky news, la caleidoscopica 'finestra sul mondo' adesso, grazie alla cassa rurale, non ti abbandona nemmeno mentre ti accingi a pagare il conto dell’idraulico. E ti permette di essere in contatto col resto dell’umanità. Sempre, comunque e ovunque 'connected people'. L’unica controindicazione è che poi, mentre modernamente 'sai', in tempo reale, ciò che accade a Kabul, a Caracas o a Singapore, non sai quello che succede sotto i tuoi occhi te Valusella, te Sa Noesco o te Begnesin. Che (nel primo caso) la speculazione edilizia, indecentemente, s’è mangiata una parte importante di paesaggio, per lucrarci sopra (a 5.000,00 euro al metro quadro) magari anche con denaro mafioso che rientrerà sul suolo patrio grazie al delinquenziale decreto governativo dello scudo fiscale. Che (nel secondo) per far entrare nella Historia Teseri un Tizio dall’ego smisurato (che nel suo paese di residenza, Carano, evidentemente conta troppo poco, ma che qui purtroppo conta ancora tanto) il Comune ha dato il permesso di edificare una casa di riposo per ricchi nel posto più sfigato possibile tra i tanti siti più adatti disponibili in valle. Che (nel terzo) la sistemazione con la bella pavimentazione che sempre il Comune sta ultimando (grazie anche all’attivismo dell’assessore Barbolini) presupporrebbe che pian piano, anzi veloce veloce, la gente si riabituasse a frequentare gli scorci caratteristici del paese a piedi, mentre, lungi da ciò, quella gente sta invece tramando per fare lo sgambetto elettorale proprio all’assessore Barbolini. Guarda un po’ te la gratitudine…
Insomma, di musichetta in musichetta, di news in news, facendoci credere di essere veramente 'connected people' ovvero liberi di sapere e di comunicare con tutti di tutto e di più, ci stanno invece togliendo la capacità di ragionare e di pensare autonomamente in maniera critica alle cose più prossime e contingenti. Ma di questo la cassa rurale non è affatto preoccupata perché sa che ad informare esattamente la nošša ŝente delle cose locali ci penserà poi la prima radio libera d’Italia alias la os de caša nošša con il suo formidabile anchorman Emme Effe.

Post scriptum

E i 'giovani' che dicono al proposito? Niente, naturalmente! Stanno tranquilli. Ma si allenano con grande abnegazione per entrare tra qualche mese nella 'stanza dei bottoni'. Organizzando feste campestri, giornate ecologiche, sagre, corte e parlando senza convinzione di Memoria.

Ario Dannati

1 commento:

  1. Caro Ario, era tanto che non ti leggevo non sai quanto queste tue considerazioni appaiano tremendamente vere.
    Evidentemente da parte loro è già da tanto tempo iniziata la campagna elettorale. Chissà però che questi fatti non abbiano a esercitare la forza del castigo per quegli auspici di successo elettorale che alcuni degli attuali amministratori covano.
    Tieni duro che anche per noi la campagna elettorale è iniziata!!
    B.lavoro.

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