Barbara gente che non apprezzi il silenzio,
la tranquillità, il paesaggio.
Barbara gente che odii le piante, che non cogli il valore
della loro presenza benefica.
E della frescura e dei colori e dei profumi che esse ti regalavano
nei meriggi e nelle sere d’estate.
Barbara gente che per la tua ignavia e insensibilità
ben note
hai permesso quest’ultima strage.
Così in un venerdì santo d’aprile
i pubblici vandali hanno di nuovo colpito.
E, vigorosi e sani, nel loro momento di vita migliore,
i tigli sono caduti.
Annichiliti nell’ora del risveglio da motosega comunale selvaggia.
Perché infierire sulle piante di un parco scolastico
e di una pubblica via?
E eliminarne anno dopo anno un paio o tre?
C’è sempre una scusa:
la litania è nota.
Barbara gente che non intuisci quale sia la ragione
di un albero in un piccolo parco.
Non forse abbellire e dare sollievo?
Questo è Tesero.
E la sua barbara gente.
Qualcuno, nel Palazzo,
lavatosene pilatescamente le mani,
avrà assecondato la folla insipiente
che sempre a Gesù preferisce Barabba.
La folla che corre esultante
a raccogliere la ramaglia e il legno appena abbattuti.
Che gioisce per quell’inaspettato (?) colmèl
da caricare gratis sull’ape.
Qualcun altro avrà invece esultato
per quel posto-macchina
che la mattanza, davanti alla casa, ha liberato.
E vicino alla scuola,
l’Innominato
avrà fatto valere il suo peso non ancora del tutto svanito.
E avrà preteso ancora un gesto di riconoscenza.
L’ultimo, forse.
Barbara gente la tua indifferenza fa paura.
Così come la superficialità con cui lasci decidere
della sorte di un segno di civiltà fondamentale.
Così come di tutto ciò che non senti egoisticamente tuo.
Ora è chiaro.
Stava non è stata un caso.
la tranquillità, il paesaggio.
Barbara gente che odii le piante, che non cogli il valore
della loro presenza benefica.
E della frescura e dei colori e dei profumi che esse ti regalavano
nei meriggi e nelle sere d’estate.
Barbara gente che per la tua ignavia e insensibilità
ben note
hai permesso quest’ultima strage.
Così in un venerdì santo d’aprile
i pubblici vandali hanno di nuovo colpito.
E, vigorosi e sani, nel loro momento di vita migliore,
i tigli sono caduti.
Annichiliti nell’ora del risveglio da motosega comunale selvaggia.
Perché infierire sulle piante di un parco scolastico
e di una pubblica via?
E eliminarne anno dopo anno un paio o tre?
C’è sempre una scusa:
la litania è nota.
Barbara gente che non intuisci quale sia la ragione
di un albero in un piccolo parco.
Non forse abbellire e dare sollievo?
Questo è Tesero.
E la sua barbara gente.
Qualcuno, nel Palazzo,
lavatosene pilatescamente le mani,
avrà assecondato la folla insipiente
che sempre a Gesù preferisce Barabba.
La folla che corre esultante
a raccogliere la ramaglia e il legno appena abbattuti.
Che gioisce per quell’inaspettato (?) colmèl
da caricare gratis sull’ape.
Qualcun altro avrà invece esultato
per quel posto-macchina
che la mattanza, davanti alla casa, ha liberato.
E vicino alla scuola,
l’Innominato
avrà fatto valere il suo peso non ancora del tutto svanito.
E avrà preteso ancora un gesto di riconoscenza.
L’ultimo, forse.
Barbara gente la tua indifferenza fa paura.
Così come la superficialità con cui lasci decidere
della sorte di un segno di civiltà fondamentale.
Così come di tutto ciò che non senti egoisticamente tuo.
Ora è chiaro.
Stava non è stata un caso.
Barbara gente, se fosse per la tua preveggenza,
per la tua sensibilità,
per la tua capacità di imparare la lezione,
per te,
se dipendesse solo da te,
di Stava moriremmo ogni anno.
Barbara gente di Tesero
sei stolta e volgare.
Non apprezzi nulla che non sia la tua vanagloria.
A. Dannati
per la tua sensibilità,
per la tua capacità di imparare la lezione,
per te,
se dipendesse solo da te,
di Stava moriremmo ogni anno.
Barbara gente di Tesero
sei stolta e volgare.
Non apprezzi nulla che non sia la tua vanagloria.
A. Dannati
Caro Ario. Ti ringrazio di esistere, e spero che questa tua forza e destrezza degna del miglior Samurai non ci abbandoni mai.
RispondiEliminaMarzio
Molti ti liquideranno con frasi tipo:"ohh, par n'alber! ghe ben robe pù mportanti!". (mi mancano vocaboli dialettali persi negli anni) Ma io, tristemente, sono daccordo e vedo in queste azioni un segno preoccupante per la nostra piccola, attiva e curiosa società.
RispondiEliminaahimè