01/02/09

POETA MALEDETTO


Per trenta denari (20 euro al cambio attuale) il blog si è assicurato i diritti di pubblicazione delle ultime due raccolte di poesie (XVII e XVIII – Sipari Semiaperti) di Uberto Delladio, in arte Nerino. Il sognatore di via Stava, che non appartiene alla “scuola teserana”, vacua, leggera e solitamente celebrativa dei fasti del paese avisiano, è l’archetipo, e sin’ora l’unico esponente, della corrente letteraria locale neo-maledetta, nel significato originario che Paul Verlaine attribuiva a quel termine, e cioè, semplicemente, di poeti trascurati dagli onori pubblici. Ma anche di quello di consumatori di sostanze naturali “pericolose e proibite” quali laudano, assenzio e alcol, capaci di estendere il campo delle capacità percettive dei sensi e di amplificare la potenza onirica.
Quella del poeta di Tesero è una prosa scarna e intimistica, ispirata dal contatto quotidiano con gli ambienti familiari, la casa, la strada, il bosco, le passeggiate, i bar, e che ricorre ad alcuni luoghi comuni metaforici in cui sovente si rifugia. Una poetica meditata quasi sempre in luoghi di solitudine interiore e spesso tradotta e vergata per strada. Semplici versi che riflettono la strana luce della vita derelitta di un escluso, tra chiaroscuri e assenze affettive, in un ambiente ostico alla sua natura e che nella Natura e nel Sogno trova quei segni d’umanità e quei brandelli d’affetto necessari alla sua sopravvivenza. Nelle sue liriche momenti di velata nostalgia si alternano a spazi d’impeto e voglia di riscatto. C’è forza vitale nei suoi versi e non traspare alcun compiacimento per il suo status di emarginato: con azzeccata similitudine, immaginando la società come un foglio di quaderno, lui dice di trovarsi, senza granché patire, un po’ oltre il margine del medesimo. Il discrimine tra la sua alterità, che lo confina a rassicurante (per gli altri) distanza e l’identità, che accomuna e avvicina invece la gente “per bene”, è il narcisismo a lui estraneo, eccezion fatta che per la sua poesia. Pur cimentandosi anche con altri generi letterari, la poesia resta la sua vera necessità quotidiana e la sua quasi unica ragione di vita.
Frequentatore di biblioteche e di osterie Nerino non è un consumatore del pianeta: è un ecologista vero. Vive con poco, anzi, pochissimo. Oltre che con la sua fantasia viaggia a piedi o, per le trasferte oltre le cinta del paese, in auto-stop; con la biro spesso in bocca e la sua inseparabile agenda (ne riempie una ogni mese) sottobraccio, per appuntare al volo l’eventuale ispirazione. Per tirare avanti gli bastano saltuari lavori stagionali e i pochi occasionali proventi dell’attività letteraria. Per chi non condivide la sua errabonda e difficile quotidianità parlarci non è semplice. Recentemente (in un momento di luna chiara) incontrandolo mi ha chiesto cosa ne pensassi della condizione di alcol-dipendente, nella quale - mi è sembrato di capire -in parte si riconosce. Gli ho risposto, con qualche titubanza, che in questi luoghi di benessere gli amanti di Bacco non sono pochi e che forse, proprio a causa di questo benessere, la loro schiera si è andata via via ingrossando. Ma mi sono subito reso conto di avergli dato una risposta sbagliata perché ogni forma di dipendenza da sostanze rimanda a un disagio le cui ragioni sono sempre ingiudicabili.

(Musica consigliata durante la lettura: Glenn Gould - J.S.B. “Variazioni Goldberg”)


Ho trovato
dolcezza in un sorriso
ed accoglienza
in uno sguardo.
Come dimenticare
quell’istante?...
Oppure…
erigere nella mia memoria
un momento
che le nubi solcano,
il vento solo sfiora
e la pioggia che cade
rende rimpianto
per una mano
che non ha mai smesso
di tendersi verso la mia.
Via Roma n°48 Tesero 08/06/08

Guardo
le ville sole
immerse nel verde:
la solitudine dorata.
Sposto lo sguardo
su case appiccicate
vicine le une alle altre.
Non vi è più solitudine,
ma
è l’ora della solidarietà.
A casa 02/03/08


Dio
ha bussato alla mia porta
Era piccolo,
vecchio ed incerto,
ma
negli occhi aveva
la gratitudine dell’eternità.
Bar Stella 25/01/08

Salgo lentamente
il sentiero serpeggiante
sulla collinetta.
Al mio orizzonte compare il paese
con il suo intricato gioco di rumori e fastidi.
Lontano.
E solo!,
in questo silenzio
che ha in sé la magia di una favola
godo il momento
mentre il vento leggero
disperde lontano
ciò che resta delle mie illusioni.
Passeggiata “Sa Noesco” 01/04/08

Ogni notte
lascia all’alba
sogni da realizzare.
Ed il giorno,
a sipario aperto
vede te come protagonista
di una realtà tutta tua,
di orme lasciate da interpretare,
di un cammino da proseguire.
E la luce d’Immenso
ti aiuterà sempre.
Qualcosa succederà.
Via Stava 01/11/08

L’Illuminato,
il Trascinatore,
il Pacere.
Tre unità
fra le pieghe di antichi libri
mai scritti
per dar senso ad ogni orma sulla via.
Così,
se l’anima langue
il cielo ripone in essa
un po’ di speranza
lasciando un briciolo di coraggio.

A casa 03/06/08

Alza la testa
il povero che non ha nulla da perdere,
mentre il ricco
non vuol rinunciare a ciò che sperpera.
Così la guerra
per un tozzo di pane
si fa aspra e dura.
Dei muraglioni
o delle alte reti metalliche,
dei fossati
od altri marchingegni a protezione
non resterà più nulla
e le mani dei poveri
si uniranno
piegandosi in un pugno.
Passeggiata “Sa Noesco” 08/08/08

Ispira dolcezza
il tuo volto
ed il tuo sorriso
socchiude porte proibite
di sogni lontani.
Via Stava 08/10/08

Vi sono
problemi gravissimi da risolvere!
A che serve
parlare di alleanze,
di strani giochi
che nessuno conosce,
se poi
fuori dalle mura del Palazzo
la gente sta nell’angolo
dovendo combattere
da sé sola
la dura realtà
di ogni giorno?
Pian de la Regola 14/08/08

Ho sognato di te, stanotte.
Insieme,
tramite una scala che scendeva
dovevamo trovare
il silenzio per noi due.
Poi la scala cominciava a salire
e in cima vi era una porta chiusa
che aprimmo insieme.
Di lassù
era tutto piccolo e lontano
e noi osservavamo tutto
come un uccello osserva
prima di lanciarsi alla sua rotta.
V’è stato un abbraccio
poi il primo raggio di sole
ha bussato alla porta dei miei occhi…
Chissà.
A casa 10/10/08

È bello
l’anima protesa in ascolto:
tutto quel che c’è attorno, non conta.
È bello
che gli occhi siano persi
su parole
non sofferte, non vissute.
È bello l’istante perduto
colto
come il profumo
di un fiore
estirpato.
Bar Stella Tesero 08/06/08


Recano storie
di mille viaggi già compiuti
i raggi
che lambiscono
ogni mattina i tuoi occhi.
e lo sguardo,
mentre rimanda riflessi,
racconta un po'
l'universo lontano e affascinante
da dove nascono
i tuoi sogni.
A casa 01/04/08


Lascia
che il tuo aspetto esteriore
se ne vada col tempo.
Dietro lo specchio
che rimanda la tua immagine
c'è
quello che interessa all'Immenso:
la tua anima.
A casa 17/05/08


E l'uomo trova
fra anonima roccia informe
ciò che lo colpisce:
un guizzo colorato
di un raggio penetrato
in qualcosa di vagamente trasparente.
Ora è ricco
e presto sarà potente,
ma
se non apre
lo sguardo dubbioso
in un sorriso
e non tenderà la mano
per asciugare una lacrima
la sua orma
sarà polvere
ed il vento cancellerà
ogni sua traccia.
A casa 09/02/08

Nessun commento:

Posta un commento

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

Archivio blog