05/01/08

LA FOGLIA DI FICO


Gentile lettrice, come già specificato in altra occasione il blog si configura come una spazio personale nel quale possono confluire pensieri e considerazioni di soggetti diversi. Uno “strumento” di scambio e di circolazione delle idee. Aperto e libero a tutti: questo, in particolare, con il presuntuoso intento di aprire l’orizzonte del ragionamento di quelli che accedendovi ne leggono i contenuti. Chi lo frequenta può anche solo sbirciare e uscire senza dover commentare alcunché né pagare dazio a nessuno. Resta in ogni modo, fondamentalmente, un luogo privato, e (per adesso) non ancora parificato a uno strumento d’informazione tradizionale come un giornale o una radio e non ancora obbligato ad adottare un particolare “codice deontologico”. Pur tuttavia questo blog nella sua “linea editoriale” crediamo non si sia mai permesso di oltrepassare il buonsenso. Pur ciò considerato (o forse no), ieri lei, gentile lettrice, ci ha intimato di cancellare un recente post. Un post che denunciava un fatto grave e reiterato. Il suo è stato un dictat perentorio, senza appello, pena la denuncia per diffamazione. Lei, gentile lettrice, si è indignata perché di quel fatto grave e reiterato, per sua negligenza, era parte in causa. Questo blog – lo ripetiamo ancora una volta – vorrebbe essere un luogo di confronto e dunque in questa sede avremmo ospitato volentieri una sua circostanziata autodifesa. Cara lettrice, noi per rispetto assecondiamo la sua richiesta. Noi! Ci permetta però di far notare quanto l’intimidazione legale da lei brandita riproponga una bizzarra fattispecie: la vittima denunciata dal suo aggressore. Lei comunque avrà valutato che così facendo la questione sarebbe stata riposta nell’oblio. Noi non ne siamo così certi. Pensiamo che non sia con un atto censorio che ci si lava della propria cattiva coscienza. Crediamo che l’aver usato la minaccia della querela (che in Italia è ormai la più usata da chi è in torto) come una foglia di fico per coprire la vergogna di un comportamento irresponsabile, servirà a poco. Di sicuro non le farà guadagnare più "credito" e rispetto. Evidentemente in questo paese – l’Italia – che non a caso, proporzionatamente al numero di abitanti, ha il maggior numero di avvocati del mondo, si preferisce denunciare chi porta all’attenzione fatti gravi e di interesse pubblico piuttosto che cercare di considerare ed eventualmente contestare i fatti stessi nel merito. Oggi in questa Italia si rischia di meno minacciando qualcuno con una pistola che non esercitando il giusto diritto di critica. La decadenza di una nazione e di chi la popola sta anche in questi dati.

L’Orco

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