02/08/07

NUOVA VIABILITA' A TESERO. SI PARTE?



Stimato Assessore,


la questione la conosci e, sinceramente, a ribadirla mi parrebbe di fare un torto alla tua intelligenza e anche alla mia. Quindi soprassiedo. Restano i fatti che, sinteticamente, sono questi.
Le promesse che in merito mi erano state fatte (in più occasioni e da più interlocutori) sono purtroppo rimaste lettera morta. Si era detto a suo tempo (lo avevi detto proprio tu in febbraio nell’intervista data all’Avisio) che ad aprile si sarebbe sicuramente partiti con il nuovo piano viabilità. Poi sono venuti fuori dei “problemi” che ostavano: illuminazione di via Valusella, lavori esterni al municipio. Adesso via Valusella è sistemata. Restano quelli al municipio. Ma a breve, conclusi anch’essi, non dovrebbero più sussistere ragioni di stallo. Il Sindaco già nella riunione della primavera 2006 parlava – come certamente ricordi – di alcuni posteggi satellite da considerarsi infrastrutture prioritarie, preventive e necessarie (delle teste di ponte, potremmo dire) per il successivo approntamento del piano organico complessivo della viabilità. Uno di questi, ad Arlasa, è ormai da tempo in funzione ma, come era del tutto logico e come gli avevo anche detto, esso non ha migliorato di nulla la situazione in centro (e a dirla tutta nemmeno a Soc). Tanto vale, potrei metterci la mano sul fuoco, anche per quelli previsti e non ancora realizzati di Sorasass e delle Valene. Come temevo, a distanza di due anni dalle mie prime segnalazioni, l’unico fatto evidente resta (a parte le parole e i carteggi intercorsi tra di noi) il “casino” che imperversa senza il minimo miglioramento in centro paese, che in questo periodo di affluenza turistica si accentua ancor di più. Questa è, come si dice, la prova del nove di quanto sia difficile per le amministrazioni locali in genere agire su piani diversi da quelli infrastrutturali e cimentarsi, con qualche apprezzabile risultato, sul piano puramente “culturale”. Perché di “lavori” se ne fanno sempre (e per le amministrazioni farne molti è addirittura motivo di vanto), che poi servano o no è una questione secondaria, perché per farli – purtroppo, dico io – i soldi ci sono sempre. Ed è ovvio che qui ci siano. Tesero da 22 anni non fa che usufruire di denari a profusione grazie al rapporto preferenziale e privilegiato conseguente la catastrofe del 19/07/1985. E impiegandoli a Lago (Centro del Fondo e dintorni) o a Stava, di quelli “che contano” non si scontenta mai nessuno. Quando però invece dei soldi ci si deve mettere la faccia, allora la musica cambia. Ed è verosimile (forse qui mi sbaglio, ma l’impressione che questa prolungata inerzia mi dà è proprio questa) che da parte vostra (magari non da parte tua) ci sia chi sta frenando o cercando di far passare tutto nel dimenticatoio! Me lo potevo ben aspettare. È una costante di questa nostra comunità: distinguersi per pigrizia mentale. Ma ripeto, forse mi sbaglio. Anzi, spero di sbagliarmi. E a proposito di pigrizia mentale, permettimi una breve divagazione. Domenica scorsa 29/07/2007, a Moena, ho assistito a un’interessantissima conferenza tenuta da uno dei più importanti studiosi dei cambiamenti climatici, specificatamente dell’ambiente alpino, tale dottor Luca Mercalli, direttore fra l’altro della Società Meteorologica Italiana. L’incontro era ben segnalato sull’Adige di domenica, in cronaca locale. Ebbene tra il numerosissimo pubblico presente vi erano rappresentanti delle amministrazioni di Moena (che peraltro ne aveva curato l’organizzazione), di Predazzo e di Cavalese. Della nostra amministrazione invece non c’era nessuno! E si parlava di cose serie, delle conseguenze dirette e pratiche nel nostro quotidiano di questi cambiamenti. Dopo un ampia e dettagliata lezione sulle modificazioni climatiche in atto, dovute all’immissione in atmosfera di CO2 si è poi passati all’analisi del “da farsi”. Si è parlato di risparmio energetico, della necessità di adeguamento delle abitazioni alle nuove esigenze energetiche, di diminuzione del territorio disponibile, di mobilità e di trasporti (che, detto per inciso, “pesano” un buon 40% del problema), sino ad arrivare, certo che sì, alla riconversione, giocoforza, anche dell’offerta turistico invernale, visto che le precipitazioni tenderanno a diminuire e anche la produzione artificiale della neve (per la sempre più scarsa disponibilità d’acqua) diventerà un problema. Necessità di riconvertire dunque le mode (perché la pratica dello sci è in definitiva solo una delle tante mode “suggerite” ai consumatori, nulla di più). Eccetera. Cose pertanto di precipuo interesse pubblico, per cui non a caso le amministrazioni dei tre principali paesi della valle avevano ben pensato di “inviare” almeno una rappresentanza. Possibile che nessun amministratore di Tesero si sia sentito in dovere di partecipare? Di prendere spunto e coraggio da una relazione dettagliata e di grande livello scientifico, ben esposta e chiarificatrice, per dare il via a qualcosa di concreto in questo senso? Un consigliere di Moena, durante il dibattito conclusivo, ha fatto presente la necessità di promuovere informazione e consapevolezza. Appunto! E chi, se non gli amministratori, dovrebbe promuoverla? La situazione è stata analizzata con molto realismo, senza enfasi e catastrofismi. Ma una cosa è stata detta chiara e forte: bisogna muoversi, parlarne, agire, prendere provvedimenti, fare e diffondere “cultura”. Chiusa la divagazione.
Concludo chiedendoti gentilmente di farmi sapere una volta per tutte e possibilmente con certezza dei tempi, quando partirà questo benedetto piano viabilità; perlomeno per quella parte che come dicevi anche tu non troverebbe ostacolo nei lavori al municipio.
Nella speranza di non doverti più disturbare in merito Ti ringrazio per l’ascolto e resto in attesa di un tuo gentile riscontro scritto.

Euro

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